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Vives, ieri poca lucidità nel centrocampo del Toro

Giuseppe Vives in Torino-Fiorentina.

Focus on / Contro il Chievo partita sottotono del mediano, forse complice la stanchezza

Federico Bosio

"Ieri sera è arrivata la prima sconfitta stagionale per il Torino di Ventura, in quel di Verona. Una partita scialba, da 0-0, nella quale però il Chievo ha trovato il guizzo vincente ed infilando i granata in contropiede è riuscito a portarsi in vantaggio con la prima rete di Castro con la maglia gialloblu. Vantaggio che il Toro non è poi riuscito a rimontare fino al termine della sfida.

"In particolare, il collettivo di Ventura è andato in difficoltà nelle zone centrali del campo: ieri pochissima lucidità da parte degli interpreti di quei ruoli delicati, che non ha permesso una buona costruzione del gioco ed una certa fluidità di manovra. Mancava insomma la solita forte cerniera di collegamento tra difesa d attacco. Quagliarella e Martinez prima, Belotti poi, sono stati servivi con il contagocce e sempre abbastanza tardivamente. Questo è avvenuto per ovvio merito dei padroni di casa che, anche con il ripiegamento difensivo degli uomini avanzati, hanno adoperato un ottimo pressing per tutta la durata della partita.

"Dunque, i tre di centrocampo: se Acquah ha cercato talvolta l’azione in solitaria ed a Baselli si può perdonare una partita sottotono dopo l’inizio da favola, il maggiore indiziato è Giuseppe Vives, che infatti solitamente è anche l’addetto a dare il via alla manovra granata. Con il forfait di Alessandro Gazzi, ancora non al meglio, il numero 20 ieri sera è stato titolare per la seconda partita consecutiva, dopo l’ottima prova offerta domenica contro la Sampdoria. Prova però diametralmente opposta a quella del Bentegodi.

"Evidentemente in difficoltà per l’asfissiante pressione avversaria, Vives infatti contro il Chievo non ha mai alzato il ritmo (suo e della squadra): della miriade di palloni toccati, la maggior parte sono stati sistematicamente giocati indietro dal mediano, per poter ricominciare l’azione dalla difesa. Questo atteggiamento però si è protratto anche nel momento in cui il Toro avrebbe dovuto spingere, dopo il vantaggio clivense; alternati a lanci lunghissimi imprendibili per i compagni, fossero essi le punte o i giocatori in fascia.

"Di positivo, i come al solito molti palloni recuperati che teoricamente avrebbero potuto dare il via a ripartenze interessanti, se giocati più in avanti e con più lucidità. Con il rientro di Gazzi, Ventura potrebbe concedere a Peppe un turno di riposo anche perché, a quasi 35 anni, la fatica di tre partite consecutive potrebbe farsi sentire. Ieri sera partita sottotono, ma Vives avrà tempo e modo di rifarsi per dimostrare ancora una volta di essere un elemento importante a disposizione di Ventura.