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Zappacosta e Bruno Peres: finto dualismo. I due giocatori possono coesistere

Approfondimento / Bruno Peres sulla sinistra e Zappacosta a destra: ipotesi percorribile, Avelar e Molinaro permettendo. Nessuno dei due vuole essere riserva dell'altro

Federico Lanza

Un dubbio amletico, che profuma di lusso. Quante squadre di Serie A possono contare sue due (ottimi) elementi di così alto profilo? Sicuramente poche, nel nostro campionato, dispongono di una scelta così ampia. Il Torino è fortunato e Ventura è sicuramente un privilegiato. Stiamo parlando di Bruno Peres e Davide Zappacosta, due giocatori che, di fatto, hanno conosciuto nella loro prima stagione in Serie A una crescita esponenziale.

Il primo si è fatto conoscere con il gol nel derby e attraverso le sue instancabili sgroppate sulla fascia, l'ex Atalanta si è confermato a Bergamo dopo tre stagioni vissute da protagonista con la maglia dell'Avellino in Serie B. É certamente ipotizzabile che l'ex Santos - soprattutto sulla scia delle voci di mercato - non accetti il declassamento a "riserva", così come un utilizzo sporadico di Zappacosta non ne giustificherebbe l'importante investimento (circa 8 milioni) che il Torino ha fatto su di lui.

La domanda, quindi, è la seguente: chi giocherà? Possono, Zappacosta e Bruno Peres, così simile tatticamente, non pestarsi i piedi a vicenda e giocare con regolarità? La risposta è quanto mai semplice e banale: facile, entrambi. Sì, perchè come sappiamo Bruno Peres è abile e veloce anche sulla fascia sinistra, al contrario di Zappacosta, la cui posizione natuale è quella di esterno destro.

Non è fantascienza, a questo punto, pensare che Bruno Peres venga dirottato proprio sulla corsia di sinistra, Avelar permettendo, così che il giocatore dell'Under 21 possa ricoprire con più continuità la fascia destra essendo, inoltre, bravo sia in fase di spinta che di ripiegamento. Sulla falsa riga di quanto successe con Darmian l'anno scorso, che si consacrò sulla corsia di sinistra proprio quando Bruno Peres venne spostato a destra.

Uno scenario ancora più plausibile se alla fine il Toro riuscisse ad andare avanti a lungo in Coppa Italia, dovendo quindi gestire al meglio le forse, evitando di dividere le fatiche su circa 15 giocatori effettivi, come avvenne lo scorso anno.

Tra il dire e il fare, però, c'è di mezzo il mercato, con tutte le sue insidie. Su Bruno Peres c'è il forte interesse del Porto e della Roma, e se il brasiliano dovesse cedere alle lusinghe dei lusitani o dei giallorossi, allora il Torino si ritroverebbe in casa un degno sostituto (sia di Darmian che di Bruno Peres, ricordiamolo) dal futuro sicuramente molto promettente. Ma fino al gong del 31 agosto, Ventura può coccolarsi due elementi di assoluto valore. Roba da leccarsi i baffi...