di Giacomo Serafinelli
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Black out
di Giacomo Serafinelli
Buongiorno Toro...no, nessuno può negare che ventotto mesi di risultati utili consecutivi abbiano un significato preciso: il Varese, in...
Buongiorno Toro...no, nessuno può negare che ventotto mesi di risultati utili consecutivi abbiano un significato preciso: il Varese, in casa, è forte.
Nessuno può dire che dopo dieci partite senza sconfitte, una battuta d'arresto non ci possa stare.
Eppure, per quanto da giorni cerchi di indorare la pillola, a me questa sconfitta non va giù.
Non mi va di avere avuto una difesa molle e distratta, tanto che le schermaglie individuali con gli avversari hanno prevalso sull'equilibrio generale del reparto; non mi va che il centrocampo non abbia aiutato la difesa in difficoltà e non abbia mai proposto nessun pallone utile in avanti; e non mi va che l'attacco non sia esistito. Semplicemente, là davanti, non c'eravamo.
Le sconfitte ci stanno, ma quando sono figlie di un atteggiamento pavido e remissivo, si fa più fatica ad accettarle.
Chissà dov'era finito, sabato, lo spirito gagliardo e propositivo delle ultime settimane?
Le tre là davanti hanno preso il largo, e credo che i play off, a questo punto, debbano essere considerati l'obbiettivo massimo che si possa ragiungere, nella speranza di qualificarci nella posizione di classifica migliore possibile.
Dunque niente è perduto, ma occorre che ognuno faccia la sua parte: i giocatori devono convincersi delle loro potenzialità e devono tornare a farsi valere, non avendo timore di provare ad imporsi anche in trasferta.
Il mister, anche sabato non esente da colpe, deve interpretare meglio le partite e capire che essere coerenti con le proprie idee non sempre porta buoni risultati. Inoltre deve far ritrovare ai ragazzi la mentalità giusta per una serie B di alto livello: non è pensabile scendere in campo senza personalità come nel secondo tempo di sabato.
Infine, la dirigenza deve impegnarsi seriamente e con i fatti a rafforzare la squadra per puntare alla A, anche passando dai play off. Servono investimenti, e servono subito. Per contro, non deve assolutamente essere ceduto Ogbonna, pedina di valore indiscusso e fondamentale per tentare di tornare nella serie che ci compete.
Di nuovo grazie ai tifosi, unico raggio di sole in un sabato pomeriggio grigio e deprimente.
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