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Tutti al mare

Ormai da qualche anno il rapporto tra donne e calcio è stato "sdoganato", ed anche il gentil sesso ha accesso a terreni pallonari che un tempo sembravano vietati. Ma nei fatti, spesso le stesse donne devono "maschilizzarsi" per...

Redazione Toro News

Ormai da qualche anno il rapporto tra donne e calcio è stato "sdoganato", ed anche il gentil sesso ha accesso a terreni pallonari che un tempo sembravano vietati. Ma nei fatti, spesso le stesse donne devono "maschilizzarsi" per essere accettate.Per questo da oggi vi proponiamo uno sguardo davvero "rosa" sul calcio; perchè si può seguire il mondo del pallone guardandolo con gli occhi delle donne, non come gli uomini pensano che le donne dovrebbero guardarlo...Per fare questo TN ospiterà lo sguardo di una donna che l'ambiente lo vive da dentro. E' il suo lavoro, conosce il calcio e conosce i calciatori, lo "abita" quotidianamente ai massimi livelli; ed ha anche una penna capace e gradevole. Una donna, che qui sotto ci saluta per la prima volta, la quale con il tempo si è legata particolarmente al Toro, ma che -proprio perchè di calcio vive- scriverà "in incognito", proponendo "Toro in rosa": uno spazio piacevole e leggero, lontano dai toni tragici cui spesso gli uomini si abbandonano, e soprattutto uno sguardo diverso. Uno sguardo in cui le lettrici si riconosceranno, e che i lettori potranno apprezzare proprio perchè differente dal loro. Sempre se ne saranno capaci...

di "Rosa Granata"

Domenica è Pasqua. Il che vuol dire ben due giorni liberi! Le mogli dei calciatori si sono mosse già da tempo per non trovarsi impreparate all'evento: sarebbe troppo out rimanere a casa con i parenti, soprattutto con quelli del marito (non ho ancora trovato una wags che non odi la suocera, e viceversa).La scelta della località dove santificare la festa è semplice visto che il mondo del pallone per la due giorni pasquale opta sempre per i soliti due posti: i single e la Lega Pro vanno a Milano Marittima mentre le famiglie e le serie A e B prediligono Forte dei Marmi.Nell'occasione le signore del calcio si ritrovano con le mogli degli ex compagni di squadra con cui hanno mantenuto i contatti, programmando la trasferta con largo anticipo e curando ogni dettaglio. Non sia mai che non si possa cenare al Caminetto o da Luciano per mancanza di prenotazione a tempo debito!I preparativi per queste 48 ore scarse sono estenuanti. Bisogna fare il gel alle unghie (il colore del momento è Fango di Chanel) in rigorosa tinta con i vestiti che si indosseranno, che peraltro dovranno essere nuovi o comunque mai visti dalle altre wags. Quindi è indispensabile lo shopping studiato a puntino in negozi che non ci sono nelle città dove vivono le altre o comunque diretto verso i capi di punta delle nuove collezioni primavera estate. Il parrucchiere è d'obbligo (eventualmente se si trova un salone Coppola nella località marittima si può anche ritoccare la piega in loco). E non si devono scordare i regali alle mogli e ai bimbi altrui, che poi saranno oggetto di pettegolezzo al ritorno in patria con le altre wags (ovviamente i regali ricevuti non saranno abbastanza costosi e griffati).Che stress, col marito che non aiuta mai perché è sempre ad allenamento e pensa solo ai suoi benedetti play off! E deve pure giocare di sera: fino alle nove non si può partire... ma non poteva farsi squalificare? Speriamo almeno si faccia perdonare con un bel regalo nell'uovo di Cova (storica pasticceria di via Montenapoleone).Inizio a capire perché molti calciatori puntano alla Premier League: forse perché si gioca anche nei giorni di festa?