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Uova di Pasqua di pessima qualità

E’ Pasqua e voglio essere buono come a Natale. E’ Pasqua e voglio essere buono come Pasquale Bruno. E’ Pasqua e non mi nutrirò di agnelli e neanche di Agnelli, telefonerò a Franco Colomba per fargli gli auguri e...

Diego Piovano

Mi risulta, invece, che si verifichino spiacevoli problemi con le uova dell’altra squadra di Torino: pare che la loro unica caratteristica positiva sia rappresentata dal simpatico rumore che fanno quando si rompono. Crok crok crok, mi dicono. Bene, un rumore piacevole. Crok crok crok. Certo, mi piace, gradevole. Da questa caratteristica positiva, però, emerge un lato negativo: l’eccessiva fragilità delle uova giubbentine. I miei informaTORI mi riferiscono che basta sfiorarle… e si rompono. Si sgretolano. Si sbriciolano. Si sfondano. Si disintegrano, quasi. Insomma, sono troppo delicate! Poffarbacco, sono fatte con buona cioccolata o con che cosa? Comunque, marroni sono marroni, il colore è normale.

Ho sentito dire che una nota tifosa del Toro, una distinta e fascinosa signora non più giovanissima, in modo del tutto involontario e accidentale, avrebbe urtato con il suo carrello del supermercato un contenitore di queste puzzolenti uova e… le avrebbe frantumate in modo quasi totale. Vergogna: fatele più resistenti. Un piccolo urto non può e non deve provocare un simile disastro. I piccoli bimbi bianconeri, già sfortunati per i fatti loro, non è bello che credano di avere tra le manine cicciotte un uovo da spaccare in due e, invece, si ritrovino un puzzle. Se di puzzle si tratta, scrivetelo sulla confezione, senza ingannare i piccoli consumatori, anzi, consumagobbi. Fateli produrre dalla Rubensburger, ‘sti puzzolenti ovopuzzle. Sono il Dottor Puzzetto, me ne intendo di puzza e di puzzle… e anche di cioccolata.

Molti tifosi Torinisti, mossi da genuina curiosità scientifica e da pionieristico spirito di ricerca, riferiscono di avere analizzato i suddetti ovi gobbi e di averli inavvertitamente rotti al primo esame: con grande sorpresa e delusione, hanno potuto constatare nel corso delle loro valutazioni che la consistenza di queste uova è davvero insufficiente; non è accettabile, infatti, che si aprano completamente al primo tocco, alla prima carezza, al primo sfioramento. Sì, sto sempre parlando di uova.

Altri tifosi Granata mi hanno confidato (con rammarico misto a raccapriccio) che, nel corso di un’indagine statistica sulla consistenza delle uova pasquali, hanno rinvenuto scaffali interi di uova bianconere completamente schiacciate, prima ancora del loro esame tattile; appare probabile che si siano autosgarrupate (una sorta di ovosuicidio) e – oserei dire – questo è un altro chiaro indizio della loro scarsa qualità (odore e sapore a parte). Non posso certo pensare che siano state frantumate in modo volontario e proditorio da qualche mano ignota, prima che i Granata potessero saggiarne la resistenza. Assolutamente, nessuno potrebbe mai e poi mai immaginare e realizzare una tale ignobile azione. Questi sono casi di ovosuicidio, ripeto!

Un tema da sviluppare è quello delle sorprese al loro interno: c’è chi assicura che le uova giubbentine nascondano enormi ortaggi arancioni oppure frutti gialli e neri, con un bollino, dalle dimensioni inquietanti (il frutto, non il bollino). Non ho notizie certe, al riguardo, ma forse è meglio non sapere. Altri parlano di slippini con Hello Kitty. Io sono fermo a Salon Kitty.

Una considerazione a parte la meritano le colombe pasquali; ne ho viste in giro con il marchio gobbo, mi pare che fossero prodotte dalla ditta Malocchio o un nome simile, non ricordo esattamente. Le ho saggiate io stesso, io me medesimo, in una festa privata: gommose. Le mie zampette hanno faticato. Toste da schiacciare. No, non le ho assaggiate, alla mia salute ci tengo, non mangio certe cose.

Cambiando discorso, si dice in giro che i Tifosi del Toro abbiano più volte realizzato per primi piccoli prodigi: la prima “Festa Scudetto” senza invasione di campo, il primo bandierone a tutta Curva, la prima orgogliosa Marcia post-retrocessione ecc. ecc. ecc. ecc. e ancora eccetera. Bisogna riconoscere, però, che anche gli juventini, in occasione dell’ultima partita interna con il Napoli, hanno concretizzato un’azione mai realizzata prima: hanno riempito di botte un tifoso disabile (almeno, così ho letto). Una “prima volta” che li consegna alla Storia del Tifo Internazionale. Bisogna riconoscerlo, loro sono stati i primi, questa volta. Ammettiamolo. Noi non siamo faziosi (e neanche littizzettosi), noi diciamo le cose come stanno.

Bene, mi sono rotto le uova e ho voglia di concludere quest’articolo, che dedico ai Granata che in questo periodo hanno frequentato con profitto il settore “Uova di Pasqua”, nei vari esercizi commerciali.

Woooffff!

(Percival Ulrico Zoroastro Zacintus Ermenegildo Theodor Theophilus Orson)

Presidente Toro Club Amici a 4 zampe