di Edoardo Blandino
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Delvecchio, fedele a Colantuono
di Edoardo Blandino
Prima di comprare e di interessarsi a qualcuno sarà necessario vendere. Non si può prescindere da questo fatto. Quest’anno più che mai il...
"Prima di comprare e di interessarsi a qualcuno sarà necessario vendere. Non si può prescindere da questo fatto. Quest’anno più che mai il mercato in entrata sarà strettamente relazionato a quello in uscita. C’è il rischio di trovarsi nella situazione di non poter acquistare un giocatore con cui si ha già un accordo se per caso dovesse sfumare all’ultimo una cessione di un granata il cui stipendio grava sul bilancio societario.
"Ogni volta che Colantuono siede in panchina e si parla di mercato spunta fuori un nome: Gennaro Delvecchio. L’eclettico centrocampista attualmente in forza alla Sampdoria è uno dei fedelissimi del tecnico romano. Il rapporto tra i due è buono e c’è stima reciproca. Non è infatti un caso che se lo sia portato dietro in tre delle cinque squadre in cui ha allenato. Delvecchio dal 2002 al 2005 ha scalato le classifiche: Sambenedettese in C1, Catania in B e poi finale play-off con Perugia, persa proprio contro il Torino. Il tutto sotto l’attenta guida di mister Colantuono. In questi anni di gavetta Delvecchio cresce molto tecnicamente e tatticamente, dimostrando delle qualità che non passano inosservate. I più lesti a piombare sul giocatore sono i dirigenti della Sampdoria che lo mettono sotto contratto, ma lo mandano in prestito a Lecce, squadra con cui esordisce in Serie A a 27 anni. Il buon campionato in Salento ed il precampionato positivo con i blucerchiati convincono la società e Novellino a tenerlo in organico, dove dal 2006 si trova in pianta stabile.
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