"“Tutto quello che fino a dieci giorni prima era ipotizzabile in Serie A, è poi cambiato. Perché con la B le perdite sono enormi, anche solo mantenere la squadra, dopo la retrocessione, è uno sforzo pazzesco”. Parole di Rino Foschi, dunque parole di uno che ne sa. Uno che non parla mai tanto per farlo: piuttosto tace, il che non gli dispiace affatto, anzi. “Parliamoci chiaro”, come ha detto il ds. Parliamo chiaro per quanto riguarda Blerim Dzemaili.
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Dzemaili: che fare?
“Tutto quello che fino a dieci giorni prima era ipotizzabile in Serie A, è poi cambiato. Perché con la B le perdite sono enormi, anche solo mantenere la squadra, dopo la retrocessione, è uno sforzo...
"Lo svizzero che ha scaldato i cuori dei tifosi in una stagione per il resto priva di emozioni positive è stato dichiarato più volte incedibile. O meglio: quanto ha ripetuto lo stesso Foschi in diverse occasioni è un concetto quale “ci piacerebbe costruire la squadra attorno a lui”. Ci piacerebbe. Quasi a dire, “non dipende da noi”, non del tutto. E’ davvero così? Sappiamo come le società, in molti casi, siano ostaggio delle proprie “star”. Ma non è esattamente questo il caso: il giocatore non sta puntanto i piedi per andarsene, a differenza di qualche compagno, per quanto non sia entusiasta di giocare in B dopo aver annusato l’aria dei grandi palcoscenici e dopo che da altri club gli hanno mostrato squarci di quel che potrebbe essere un futuro luminoso a livello internazionale.
"Il problema principale non è però questo, dicevamo. Le parole di Foschi sopra riportate illustrano la questione, nella sua semplicità: la Serie B è una tragedia economica. Può un club neoretrocesso, quindi colpito da tale “tragedia”, permettersi di rifiutare qualcosa come una decina di milioni di euro, da reinvestire tanto per accaparrarsi i rinforzi giusti per la categoria quanto per dare un po’ di ossigeno alle casse svuotate? Questa è una delle domande che chi segue il Torino si pone in questi giorni. Si può rifiutare il pronto soccorso rappresentato dal denaro? Quante, quali società, in Italia, in Serie B, possono tanto? Oltretutto, le eventuali contropartite tecniche (come quelle che potrebbe inserire, ad esempio, l’Udinese) sistemerebbero definitivamente la squadra.E’ sempre saggio trattenere un giocatore perché considerato un simbolo? Con il senno di poi, lo sforzo compiuto all’epoca con Rosina, forse, non è valso la candela.
"Ma le domande sono anche altre. Si può cedere un giovane potenziale campione? Dzemaili è un “jolly” pescato sul mercato internazionale, l’unico negli ultimi anni, ha ben figurato e ha ancora margini di miglioramento. E’ il tipo di giocatore attorno al quale davvero si può, per scegliere un’espressione abusata, costruire la squadra. Si può cedere uno dei pochi, pochissimi ragazzi che possa essere definito un “cuore Toro”? Ha dimostrato di esserlo sul campo, il mediano albanese.Queste sono le domande che si pone Rino Foschi, che si rivolgono a vicenda i tifosi e che a loro noi giriamo, tramite sondaggio, per conoscere il vero punto di vista della vasta tifoseria granata.
"Il destino di Dzemaili (così come quello di Bianchi, che ormai nessuno più pensa possa essere ceduto alla Fiorentina o ad un’altra pretendente ma che sarebbe un grande successo trattenere davvero) è lo spartiacque del mercato granata, dunque il fattore decisivo per conoscere la squadra della stagione 2009/2010. Certo, la cosa migliore da fare sarebbe reperire altrove le risorse utili a dare respiro alle finanze del Torino; come dalla partenza di alcuni giocatori stanchi, demotivati e costosi. Ma, proprio perché non particolarmente allettanti, alcuni elementi sono purtroppo ben difficili da piazzare.
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