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Mimmo Di Carlo: “Mbaye? Un ragazzo su cui si può lavorare”

Esclusiva TN, il suo allenatore a Livorno: "Giovane di prospettiva con tanta voglia di migliorare"

Roberto Maccario

"Sul taccuino del ds granata Gianluca Petrachi, come vi abbiamo segnalato da tempo su queste colonne, in vista del prossimo mercato di gennaio c'è anche il difensore - centrocampista dell'Inter e della nazionale senegalese Ibrahima Mbaye. Per parlare di lui abbiamo contattato chi lo conosce bene, ovvero Domenico "Mimmo" Di Carlo, suo allenatore al Livorno nel corso della passata stagione.

"Buongiorno Mister, quali sono le caratteristiche tecniche e i principali punti di forza di Mbaye?

""Innanzitutto è un ragazzo molto giovane (20 anni non ancora compiuti ndr) e dotato di una fisicità impressionante. Poi, cosa importantissima, è molto motivato e ha grande fame e grande voglia di migliorarsi e di arrivare ad alti livelli: figuratevi che a Livorno, quando arrivai lo scorso gennaio, spesso lo vedevo fermarsi in coda all'allenamento per limare alcuni dettagli. Tatticamente ha fatto grandi progressi e, in definitiva, credo sia un elemento su cui si può lavorare."

"Quali sono le sue, diciamo così, "pecche"?

""Deve, a mio avviso, migliorare nei cross e nei passaggi lunghi, dove a volte non è precisissimo."

"Come giudica il suo apporto dato al Livorno sotto la sua guida tecnica?

""Mbaye è migliorato di partita in partita, ha segnato due gol e ha sfoderato tante prestazioni di ottimo livello."

"Tatticamente come si collocherebbe nel 3-5-2 di Ventura?

""Anche noi a Livorno facevamo il 3-5-2 o 5-3-2 a seconda delle situazioni, e lui giocava come quinto di destra: alla Darmian per intenderci. Lo vedrei però bene anche come terzo di destra in una difesa a tre (come Maksimovic), oppure come terzino destro in una retroguardia a quattro: sono tutte situazioni su cui si può lavorare con grande profitto."

"A Torino, tra l'altro, ritroverà Benassi, suo compagno nel centrocampo del Livorno e nelle giovanili dell'Inter, giusto?

""Giusto, lui e Marco, sul centro destra della nostra mediana, formavano una coppia davvero devastante, si trovavano bene a giocare insieme."

"Anche Mazzarri, nell'Inter, prima del suo esonero, gli ha dato fiducia in alcune occasioni: un segnale importante, al di là dell'emergenza dell'infermeria nerazzurra, vero?

""Sì, si tratta senza dubbio di un dato significativo."

"Cosa le piace di più in questo ragazzo?

""La sua bravura nell'anticipo e il suo continuo tentativo di ripartire dando il via all'azione senza mai buttare via la palla."