di Guido Regis
calcio mercato
Rabdomanti, cartomanti ed illusionisti
di Guido Regis
Il termine rabdomanzia proviene dal greco “rabdos”, bacchetta di legno o ramo, e “manteia”, divinazione.
Sta ad indicare una “tecnica“ in uso da migliaia di anni,...
Il termine rabdomanzia proviene dal greco “rabdos”, bacchetta di legno o ramo, e “manteia”, divinazione.
Sta ad indicare una “tecnica“ in uso da migliaia di anni, probabilmente già utilizzata in Cina, ma divenuta più famosa nel periodo Romanico grazie a particolari doti di rabdomanti Etruschi, con la quale uomini “esperti” sono in grado, con l’aiuto di una semplice bacchetta di nocciolo, di scovare “in primis” fonti d’acqua sotterranea, ma anche giacimenti minerali e persino regioni terrestri con influenze cosmiche positive.
Personalmente ne ho visto all’opera con successo uno, negli anni della mia adolescenza.
Era un ex contadino abruzzese, che faceva l’operaio alla Fiat, ed aiutò un suo collega, mio padre, a scoprire una sorgente in un terreno appena acquistato. Notai che, per pudore ed onestà intellettuale, quel contadino evitò di utilizzare la bacchetta ma fece delle semplici ed attente analisi del terreno e dei tipi di piante selvatiche che ivi si erano sviluppate.
Sono trascorse poche settimane dalla fine del campionato.
Dopo Livorno – Torino mi ero rivolto al nostro presidente, come altri amici, professionisti e dilettanti del web, affinché muovesse rapidi passi sul mercato in modo da non trovarsi a scegliere i soliti saldi di fine stagione.
Per ora non è avvenuto nulla ma onestamente, anche se non concordiamo, possiamo ancora attendere; la stagione del calcio mercato e pur sempre appena iniziata.
Ciò che mi stupisce è quanto ho notato sui vari siti dedicati al calcio ed in particolare al Toro, nonché sui titoli dei quotidiani locali, da me poco considerati, ma di cui sono informato semplicemente perché spesso le notizie nel web prendono spunto da questi.
Pochissimi si dissociano da questa mania “ rabdomantica” di cercare “acqua fresca” negli oscuri sotterranei degli equilibri di mercato, sommersa da montagne di milioni di euro che il nostro “povero” presidente non possiede.
La rabdomanzia non è una scienza, ma chi la pratica onestamente utilizza, come ho cercato di far intuire, deduzioni logiche.
E’ poi insito in molti rappresentanti del genere umano millantare e fingersi, nel caso specifico, rabdomanti, utilizzando bacchette e facendole muovere al solo scopo di illudere chi li ha assoldati, delle loro capacità extrasensoriali e/o divinatorie.
Si sfocia allora nella cartomanzia e nell’illusionismo.
L’impressione è che molti professionisti ( in quanto pagati ) ed alcuni dilettanti ( ma probabilmente aspiranti professionisti) si esercitino nel dimostrare le loro doti di preveggenza o peggio le loro capacità sopraffine di dare per primi esclusive notizie di mercato, grazie alle “importanti” conoscenze nell’ambiente.
Si arriva ad abbandonare temporaneamente il movimento della bacchetta al passaggio dell’ Acquafresca, per accontentarsi di un forte e noto arbusto di superficie, la gaggia o “Cacia”.
Se ne contano e se ne conteranno ancora di notizie che notizie non sono.
Le doti illusionistiche divengono ancor più pretestuose se utilizzate da quei meravigliosi parassiti del mondo pallonaro che prendono il nome di procuratori.
Improvvisamente viene alla luce un fantomatico interessamento da 8 milioni di euro per Natali, o uno, più verosimile, da 4 milioni per Sereni.
Pensate che in questo gioco c’entri il presidente, la società o l’assatanata voglia del procuratore di alzare l’ingaggio del suo assistito e nostro centrale ( bravo, per carità!), ma che un pelino di responsabilità in alcune sconfitte dell’anno appena trascorso ce l’ha?
Come noto mal “ digerisco” questo atteggiamento da parte dei giornali locali e non, che per ogni cosa inseguono lo “ scoop”, pur di vendere o inventarsi primi della classe.
Ma sui “ nuovi media” non lo tollero proprio.
Che senso ha, tra gli unici veri proprietari del patrimonio Toro, trasmettere notizie illusorie a volte deleterie e spesso prive di fondamento?
Con estrema onestà e cognizione di causa potrei entrare anch’io in questo gioco, visto che da ovvi contatti professionali, fortuiti e non voluti, con personaggi che nel Toro FC lavorano, ho sentito almeno due nomi mai annunciati sui giornali e sui nostri amati siti.
Non c’è dubbio che me ne guardo bene, soprattutto per ovvio interesse del nostro Toro.
Dall’egocentrica rabdomanzia o dall’illusionismo il passaggio all’autolesionismo è rapido, consentendo a squadre più potenti economicamente, o ai procuratori assatanati, di soffiarci il giocatore voluto o alzarne il prezzo.
Ma cosa spinge alcuni di noi a voler essere i primi della classe in un liceo di sciocchi sterili senza arte ne parte?
Godiamo del fatto che quest’anno è stato forse un bene non vedere volare questa squadra, come già ho scritto settimane fa, evitando illusioni che sarebbero sfociate in riconferme pericolose e scarsi rinforzi per l’anno venturo, con tutti i rischi che ne sarebbero scaturiti.
Viviamo il presente, sul quale non esistono dubbi, di un ritrovato “ sognatore razionale” innamorato del Toro a guidare la squadra ed indirizzare mirate scelte di mercato, come si può evincere dalla particolare intervista che abbiamo realizzato qualche giorno fa a De Biasi http://www.torinoclubcto.com e che continua ad essere l’unica vera notizia interessante ancora oggi.
Notizia che personalmente azzardo a considerare fortemente positiva.
Per il resto osserviamo e commentiamo solo quanto realmente accade nel nostro “mercato”.
Al limite lamentiamoci del fatto che al momento nulla si sia compiuto, argomentando le nostre opinioni.
Ma non dimentichiamo che la “ grande Inter Morattiana” siamo “coartati” a finanziarla profumatamente e tutti in ogni gesto che compiamo ogni giorno, dall’accendere una luce a prendere l’auto o il tram, a semplicemente utilizzare un PC.
Che la Juve la sponsorizziamo in milioni, per ovvie ragioni.
Il nostro presidente, invece, è un imprenditore che genera prodotti non di prima necessità e di assoluto libero consumo, anche se gioca su l’illogico ed irrefrenabile desiderio femminile di fagocitare ogni tipo di “gossip”.
Sappiamo tutti che la finalità principale del Presidente, al momento dell’acquisto del nostro Toro era questa.
E’ un simpatico mandrogno che forse ha finalmente compreso con chi si deve accompagnare per i prossimi anni, se vuole farsi ricordare da noi come il realizzatore di un piccolo grande sogno GRANATA.
Ha capito che non può fare ne il rabdomante, ne il cartomante, tantomeno l’illusionista.
Non mettiamoci ad insegnarglielo noi adesso.
Guido RegisPresidente del Toro Club C.T.O. Claudio Sala
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