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Solo fumate grigie

Tatticamente non sarebbero incompatibili, ma sul mercato pare proprio lo siano. Dzemaili e Italiano, giocatori teoricamente in grado di integrarsi alla perfezione su un campo da calcio: in granata c’è spazio per uno...

Redazione Toro News

"Tatticamente non sarebbero incompatibili, ma sul mercato pare proprio lo siano. Dzemaili e Italiano, giocatori teoricamente in grado di integrarsi alla perfezione su un campo da calcio: in granata c’è spazio per uno solo di loro.Oggi doveva essere il gran giorno per la definizione del passaggio del regista clivense in riva al Po, stante l’incontro tra Foschi e Sartori. Non sarà così, e probabilmente sarà solo un’altra giornata interlocutoria. Ora è il ds granata a prendere tempo, a mettere in campo tutta la pazienza e la tenacia che gli sono note. Aspettando che si realizzi l’addio a Dze.

"Già, perché l’idea che sta prendendo corpo in seno alla società di via dell’Arcivescovado è questa: se alla partenza dell’elvetico bisogna rassegnarsi, allora che parta. Ma che lo faccia presto, o comunque prima che i club con cui si è in affari vogliano chiudere gli acquisti che si intendono realizzare. In poche parole, prima cedere Dzemaili, poi acquistare Italiano. D’altronde, che la linea debba prevedere lo sfoltimento innanzi agli arrivi, è cosa nota e condivisa fin dall’inizio del calciomercato; la lentezza con cui ogni trattativa, in quest’Estate 2009, viene portata avanti, non aiuta in tal senso.

"Bentivoglio continua ad essere oggetto dei desideri granata in seconda battuta, ed il giocatore, abbandonato la personale ambizione di diventare un giocatore dell’Atalanta, è altrettanto favorevole; i veronesi vogliono però testare le condizioni fisiche di Säumel, delle quali non sono pienamente convinti, e a seguire anche quelle di Zanetti. Non si annuncia veloce la conclusione dell’affare, specie in settimane, per l’appunto, caratterizzate da lentezza generale. Italiano arriverà, e forse non si dovrà aspettare ancora molto; se lo augura Colantuono, che spera di poter contare, più di ogni altra cosa, sull’uomo in grado di ordinare il suo gioco in campo. Ne ha bisogno.