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Spunta il nome di Corradi

Intorno alla mezzanotte, tre sagome nel buio pesto, sostavano ancora davanti al parcheggio antistante l’ingresso della tribuna centrale del Delle Alpi. Era la triade granata (Cairo, Salvatori e De Biasi) ferma a disquisire sul da farsi,...

Redazione Toro News

Intorno alla mezzanotte, tre sagome nel buio pesto, sostavano ancora davanti al parcheggio antistante l’ingresso della tribuna centrale del Delle Alpi. Era la triade granata (Cairo, Salvatori e De Biasi) ferma a disquisire sul da farsi, specie in chiave di mercato, dopo aver incassato “due schiaffi”, così come li ha definiti De Biasi nel dopo partita, dalla formazione di Elio Gustinetti.

Salvatori ha messo al corrente sia il presidente sia l’allenatore del colloquio avuto con Ermanno Pieroni – ds dei toscani – prima della gara, nella pancia del Delle Alpi. Il direttore sportivo granata, ancora una volta, ha sondato la disponibilità dei toscani a cedere Abbruscato nel mercato di riparazione. Gli aretini non sembrano, proprio adesso che si stanno proponendo prepotentemente nei piani alti della classifica, intenzionati a cedere a una concorrente il loro miglior giocatore, nonché capitano e calciatore simbolo della formazione.

A questo punto, detto che Bernacci sarebbe ancora “acerbo” per una formazione come quella granata che deve lottare per centrare subito l’obiettivo, il Toro pare intenzionato ad ingaggiare Dino Fava, tagliato fuori da Cavasin (contro l’Inter non era neanche in panchina), attaccante che al Toro verrebbe di corsa, il quale avrebbe già confessato ad alcuni amici di “aspettare solo una telefonata dalla dirigenza granata” per poi correre a Torino a vestirsi di granata. Prima le dirigenze dovranno trovare un accordo: prestito puro, o acquisizione della metà del cartellino in mano alla società della Marca.

Il presidente Setten dovrà prima cercare – dopo aver ceduto Dall’Acqua al Catania – un’altra punta prima di lasciare andar via anche l’ex Udinese. Presumibilmente dunque, se si farà l’affare, la vicenda potrebbe andare a buon fine la prossima settimana, giusto in tempo per averlo a disposizione nel posticipo casalingo del 30 gennaio, in casa, contro l’Atalanta di Colantuono.

Al momento siamo solo ad una fase di studio, c'è da verificare la volontà del giocatore di accettare il declassamento in serie B, ma il Toro, questo Toro, non è più quello di Cimminelli e Romero. Il mercato chiude il 31 gennaio e il presidente Cairo non si tirerà indietro se ci fosse la possibilità di portare in granata un attaccante che vanta anche 13 presenze e due gol in nazionale.