"Partiamo da un dato di fatto: Fabio Quagliarella non ha più spazio alla Juventus, ed, a quasi 32 anni (li compirà a gennaio 2015), è alla ricerca di quella che potrebbe essere, forse, la sua ultima, vera, grande occasione. Certo, non si parla di soddisfazioni economiche, che in casa bianconera non mancano: l'attaccante di Castellammare di Stabia percepisce, infatti, un più che onorevole ingaggio da 2 milioni di Euro a stagione, oltre il doppio, per intenderci, di quanto percepisca Alessio Cerci al Torino, pur essendo l'Alessione nazionale già il più "ricco" in casa granata.
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Toro – Quagliarella: tentazione forte, ma l’ingaggio è fuori portata
Calciomercato / L'attaccante della Juventus sarebbe l'ideale per il dopo Immobile, cresciuto in granata può essere uno dei quattro "Club trained" nella lista UEFA. Ma guadagna 2 milioni a...
"L'ESORDIO DA DICIASSETTENNE IN GRANATA IN SERIE A - Certo, di tempo ne è passato da quel 14 maggio 2000, quando il giovane talento, scoperto dallo storico osservatore granata Luigi Bodi e cresciuto da Antonio Pigino nel settore giovanile del Torino, passato attraverso Allievi Nazionali e Primavera, esordiva diciassettenne in Serie A, rilevando nella ripresa Gennaro Scarlato nella vittoria per 2-1 sul Piacenza. Dopo un'altra stagione trascorsa interamente in Primavera nel 2000/2001, quattro presenze in prima squadra nel 2001/2002 e la prima esperienza in prestito, nella stagione successiva, alla Fiorentina, all'epoca in C2, con 12 presenze ed il primo goal tra i pro. Nel gennaio 2003 si trasferisce in prestito a Chieti, in C1, dove resta fino all'estate del 2004, segnando 19 reti in 43 presenze, e proponendosi come uno dei giovani più interessanti nel panorama nazionale.
"GRANDE CARRIERA, MA TROPPO POCO SPAZIO IN BIANCONERO - In granata, Quagliarella tornerà nel 2004, cresciuto e maturato dall'esperienza in Serie C: a 21 anni gioca titolare in Serie B mettendo insieme 34 presenze e 7 goal. Tutti sanno, peraltro, cosa accadde nell'estate 2005: sul Torino intervenne la scure del fallimento, "Quaglia" è svincolato e viene ingaggiato dall'Ascoli, per la sua prima stagione, anche stavolta da titolare, in Serie A. Sarà l'inizio di una grande carriera, passata attraverso Sampdoria, Udinese, Napoli e Juventus: quest'ultima, tra prestito oneroso e riscatto del cartellino, arriverà a pagarlo quasi 15 milioni dai partenopei, pur sensza mai considerarlo un titolare. 17 presenze e 9 reti nel 2010/2011, 23 presenze e soltanto 4 reti nel 2011/2012, 35 presenze e 13 reti nel 2012/2013 (di cui 4 in Champions League), ed infine 23 presenze e 4 reti nella stagione appena conclusa.
"LAZIO E FIORENTINA ALL'ATTACCO, IL TORO AVRA' ARGOMENTI CONVINCENTI? - Troppo poco per un attaccante che sente di avere ancora tanto da dimostrare e che, non a caso, fa gola a molti. La Juventus deve, in qualche maniera, liberarsi di un ingaggio in più per inseguire i propri sogni di mercato. Su tutti, il madrileno Alvaro Morata, della cui operazione si sta occupando Beppe Bozzo, che, guarda caso, è proprio il procuratore di Quagliarella. Il reparto può infittirsi, e per "Quaglia" lo spazio sarebbe ancora meno. Ecco perché Lazio, Fiorentina e gli inglesi del Sunderland hanno già espresso il proprio interessamento, ma in queste ore si è accodato anche il Torino, che avrebbe argomenti, anche affettivi, convincenti, e che sarebbe destinazione gradita per il giocatore, che potrebbe mettere a disposizione dei granata anche la propria esperienza europea, contando anche che, ad oggi, risulterebbe l'unico impiegabile nella lista dei "Club Trained", ovvero dei giocatori cresciuti nel vivaio, oltre ai fratelli Lys e Alfred Gomis come vi abbiamo raccontato qualche giorno fa.
"Il problema resta sempre quello: l'ingaggio, altissimo e totalmente insostenibile per le casse granata, ma il contratto con la Juventus scadrà nel 2015 e ben difficilmente allora Quagliarella potrà negoziare condizioni paragonabili: il Toro offre, oltre ad un posto garantito da titolare insostituibile, 800mila Euro a stagione più bonus ed un contratto biennale, che potrebbe rappresentare comunque, per l'attaccante di Castellammare, l'ultimo vero contratto importante della carriera. Argomenti sufficientemente convincenti?
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