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Via Abate, manca un esterno

di Edoardo Blandino

 

Era preventivabile, ora ne è arrivata la conferma: Abate torna al Milan. L’esterno, ormai ex granata, è stato riscattato dalla società...

Edoardo Blandino

di Edoardo Blandino

"Era preventivabile, ora ne è arrivata la conferma: Abate torna al Milan. L’esterno, ormai ex granata, è stato riscattato dalla società rossonera dopo un solo anno a Torino. In estate era stato acquistato da Cairo per una cifra intorno ai 2.2 milioni, il suo valore è cresciuto e torna a Milano per un ammontare vicino ai 3.5 milioni. Insomma, un bel premio valorizzazione per i granata, nonostante il campionato del biondo laterale sia stato abbastanza altalenante. Già, perché le buone prestazioni venivano spesso alternate a prove incolore.

"Si tratta di un giocatore dalle grandi potenzialità, ma poco decisivo. Ottima facilità di corsa, buona accelerazione, tecnica niente male, eppure in rare occasioni ha fatto la differenza in campo. A parte aver segnato un solo gol, che comunque è valso un punto, di lui si ricordano le sgroppate sulla fascia ma poche azioni risolutive. Anzi, la qualità delle sue prestazioni si è rivelata proporzionalmente inversa all’avanzare del campionato, anche perché con Camolese veniva schierato da interno di centrocampo e non sulla fascia. In ogni caso le ultime sue apparizioni in maglia granata hanno lasciato davvero ben pochi ricordi positivi. Addirittura l’ultimo istante sul terreno di gioco è coinciso con un fallo di reazione nella gara con il Genoa che gli è costato il cartellino rosso.

"Abate saluta così Torino e la maglia granata e Cairo incassa una discreta somma da reinvestire. Qualche movimento verrà fatto a questo punto anche sulle corsie esterne, visto che l’ultima vera ala in squadra è stata ceduta. Diana ha dimostrato in questa stagione di non essere più il giocatore di una volta e se arrivasse un’offerta interessante verrebbe lasciato libero di accasarsi altrove. Dunque bisognerà ricorrere al mercato per tappare questa falla. A meno che Colantuono non decida di adottare un modulo che non preveda il particolare utilizzo degli esterni. Ma a questo punto addio già ad un possibile 4-4-2, schema che richiede ali di ruolo. E non serve spostare un terzino come Rubin a centrocampo oppure schierare sulla fascia un centrale come Saumel o Zanetti. Perché altrimenti, si ricorrerebbe nell’errore di De Biasi.