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Blob – la telenovela ‘Sciopero dei calciatori’

di Stefano Rosso
 
La telenovela sullo sciopero dei calciatori in merito al rinnovo del contratto collettivo continua ad andare avanti e - tra minacce, smentite, proteste e proclamazioni –...

Stefano Rosso

Sciopero sicuro? Probabilmente si, probabilmente no: come ogni soap-opera di qualità anche questa prevede continui capolgimenti di fronte e stravolgimenti della storia.

Proviamo a presentare, quindi, il riassunto delle ultime puntate.

Incontro fissato da Abete, il 30 novembre stesso, presso il palazzo federale.

29 novembre - “La Lega sta seguendo una strategia politica e non contrattuale” (Sergio Campana, presidente Aic - Radio Rai 1).

E’ giusto e corretto sottolineare la differenza tra ‘strategia politica’ e ‘strategia contrattuale’: nel primo caso si vuole imporre il proprio punto di vista costringendo la controparte ad accettare senza ascoltare le sue ragioni, nel secondo caso col dialogo l’obiettivo è di arrivare ad un compromesso che soddisfi entrambi i soggetti in causa.

30 novembre (dopo l’incontro) – “Sono stupefatto dalla decisione dell’AIC di alzarsi dal tavolo della trattativa ed abbandonare il palazzo federale mentre il Presidente Abete stava illustrando la bozza di sintesi preparata dalla Figc”.

L’assenza di Campana era già un segnale poichè il suo vice Grosso aveva ricevuto solo mandato di ascoltare la proposta federale, ma non di trattare sugli altri punti oltre ai sei noti su cui c’è l’accordo”. (Maurizio Beretta, presidente Lega di serie A - Calciopress.com)

La trattativa non arriva ad una soluzione: i sindacati proclamano lo sciopero dei calciatori per l’11-12 dicembre.

1 dicembre – “Lo sciopero annunciato dai calciatori è una decisone irresponsabile e senza ragioni, è stata una riunione che definire allucinante è dire poco” (Maurizio Beretta, presidente Lega di serie A - Ansa)

Anche l’altra sigla sindacale dei calciatori, l’Associazione Nazionale Calciatori, manifesta le proprie perplessità riguardo lo sciopero.

Si trovi il buon senso per proseguire il confronto” (Giorgio Chiellini, calciatore di serie A – giorgiochiellini.com).

Il Coni critica il comportamento dell’Aic.

Mi sarei aspettato parole di critica da parte di Petrucci non solo nei confronti del sindacato calciato¬ri ma anche nei confronti della Lega di A” (Sergio Campana presidente Aic, la Repubblica.it).

"Se si sciopera, a rimetterci più di tutti è il calcio: spero che si ricominci a dialogare, arrivare ad una soluzione sarebbe la cosa migliore per tutti” (Gianluigi Buffon, presidente Anc – Sky Sport)

L’altra sigla sindacale riapre le porte al dialogo.

Sono trent’anni che ci occupiamo di difendere i diritti dei calciatori, anche quelli con ingaggi e privilegi meno sontuosi” (Sergio Campana, presidente Aic – Ansa)

Rivendicazione di esperienza in materia o frecciatina dell’Aic alla neonata Anc?

Mi auguro che i club non subiscano il ricatto della minaccia di sciopero e giochino lo stesso piuttosto schierando le formazioni Primavera". (Daniele Capezzone, portavoce del Pdl – vocegiallorossa.it)

2 dicembre – “Sciopero dei calciatori? E’ un termine improprio: per dare un segnale i giocatori che vogliono aderirvi versino ad una ONG l’equivalente di una giornata di lavoro”. (Sergio Cofferati, ex segretario Cgil – la Repubblica.it).

Quando un lavoratore sciopera per difendere i propri diritti ci rimette lo stipendio per le giornate lavorative perse, ma nel caso dei calciatori?

Si tratta di astensione da prestazione e non di sciopero” (Sergio Campana, presidente Aic - Corriere dello Sport)

"Il dizionario Zingarelli, alla voce ‘sciopero’, spiega: «Astensione collettiva dal lavoro da parte dei lavoratori»"(ilfriuli.it)

Mi auguro che ci sia ancora tempo per evitare quello che ritengo un clamoroso autogol da parte dell’Aic” (Andrea Abodi, presidente della Lega di serie B – Corriere dello Sport)

Critiche al comportamento dei sindacati anche da partedella Lega di Serie B.

Si riaprono le trattative: salta l’ultimatum posto al 30 novembre ed inizia la corsa contro il tempo per arrivare all’accordo prima del week end dell’ormai dichiarata ‘astensione’.