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Il campionato si vince a marzo

La frase che il tecnico Giampiero Ventura intonò durante le primissime conferenze stampa della stagione continua a risuonare come un mantra nelle orecchie dei tifosi: ''i campionati si vincono a marzo''. Oggi, ad un girone intero -...

Stefano Rosso

La frase che il tecnico Giampiero Ventura intonò durante le primissime conferenze stampa della stagione continua a risuonare come un mantra nelle orecchie dei tifosi: ''i campionati si vincono a marzo''. Oggi, ad un girone intero - passato da capolista - quella frase sta tornando più che mai d'attualità: il sorpasso in classifica momentaneo del Sassuolo la settimana scorsa, seppur per poco più di una nottata, e l'avvicinarsi della primavera, il tutto unito alla leggere flessione di risultati che ha colpito il Torino a cavallo tra il 2011 ed il 2012, stanno facendo riflettere sull'importanza di questo preciso momento della stagione per la compagine granata.

Andando a rivivere il campionato di cadetteria dello scorso anno, al giro di boa al comando risiedeva il Novara delle meraviglie di Attilio Tesser, il medesimo che attualmente sta arrancando affannosamente in serie A: con 42 punti la compagine piemontese aveva conquistato il titolo di campione d'inverno, davanti alle più quotate Siena ed Atalanta, ferme rispettivamente a quota 40 e 39.

Con la ripresa delle ostilità dopo la pausa invernale, però, iniziò un rovesciamento di situazioni che portò a ritrovarsi a maggio con la graduatoria esattamente ribaltata e Colatuono e Conte a festeggiare la promozione diretta, mentre Tesser a vedersela con le insidie dei playoff.

Per scoprire come tutto questo è potuto succedere è sufficiente andare ad analizzare i risultati dei primi tre mesi del 2011: il Novara, tra gennaio e marzo, contrariamente ai 29 punti raccolti nelle medesime partite nel girone di andata, ne raccolse la miseria di 13, mentre Siena e Atalanta, distaccate in classifica soltanto di un paio di lunghezze, doppiarono la compagine piemontese collezionandone rispettivamente 26 e 25, bissando tra l'altro i 22 e 21 punti conquistati nelle stesse gare disputate sei mesi prima.

Scendendo ulteriormente nel dettaglio ci si accorge che alla squadra di Tesser furono fatali i mesi di gennaio e marzo quando il Novara raccolse complessivamente 6 punti, frutto di altrettanti pareggi, in nove partite a propria disposizione, contrariamente ai 21 del Siena ed ai 17 dell'Atalanta.

Risulta quindi evidente come per il Torino si sia aperto un periodo particolarmente difficile in vista del raggiungimento dell'obiettivo stagionale: il trimestre più importante della stagione, aperto sabato scorso con la convincente vittoria sull'Ascoli, si protrarrà almeno per altri undici turni. Andando a guardare la classifica, per fortuna granata, l'unica avversaria diretta attualmente in corsa per la promozione sarà il Verona di Mandorlini; per il resto, eccezion fatta per Sampdoria, Varese e Juve Stabia - che il Toro affronterà alle Idi di Marzo - attualmente ben distanti, almeno guardando società e graduatoria, da ambizioni di serie A, non risultano esserci scontri diretti con formazioni che potrebbero impensierire la compagine di Ventura.

E' certamente d'obbligo non sottovalutare mai nessun impegno, ma sicuramente un calendario più clemente unito alla giusta dose di umiltà può risultare un fattore decisivo in quest'ultima volata di fine campionato.

(foto M.Dreosti)