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Mercato, le diverse strategie

Il calciomercato è iniziato da poco più di una settimana aperto e sono molte le società che si stanno muovendo, ciascuna con modalità differenti in base ai propri obiettivi od alla situazione in classifica. Per una...

Stefano Rosso

Il calciomercato è iniziato da poco più di una settimana aperto e sono molte le società che si stanno muovendo, ciascuna con modalità differenti in base ai propri obiettivi od alla situazione in classifica. Per una squadra come il Torino che si operando in modo oculato, focalizzandosi soltanto sulla ricerca di innesti mirati per completare una rosa che già ha dimostrato di star funzionando, ce ne sono molte altre che stanno lavorando diversamente.

Ci sono compagini, come Sampdoria e Nocerina, che devono recuperare un avvio di stagione non all'altezza delle aspettative e così se i rossoneri campani stanno cercando di aumentare il bacino di giocatori a disposizione del nuovo tecnico Campilongo - arrivato in sostituzione di Auteri - il lavoro del diesse blucerchiato Sensibile assomiglia molto di più ad una rivoluzione: già arrivato Juan Antonio e Berardi del Brescia, tante trattative in atto con varie formazioni di serie A per arrivare ai vari Eder e Munari per poter liberare i pezzi grossi, evidentemente scontenti, come Palombo, Pozzi, Maccarone, Piovaccari e Bertani.

Curiosamente si potrebbe fare un parallelismo tra la Sampdoria di quest'anno ed il Torino di due stagioni fa: entrambe presentatisi ai blocchi di partenza della stagione, reduci da una retrocessione ma favorite per blasone e organico a disposizione, si ritrovano a gennaio - capitanate da direttori sportivi giovani ma capaci - a rivoluzionare le squadre per salvare la stagione. L'unica differenza consiste nelle strategie: la scelta di Petrachi, in granata, virò su nomi nuovi, poco conosciuti, pescando dalle serie minori, mentre quella di Sensibile in blucerchiato privilegia la serie superiore, preferendo nomi affermati e considerando soltanto in secondo piano le motivazioni che potrebbero spingerli a scendere di categoria.

Analizzando il mercato delle altre compagini della categoria si può osservare due esempi antitetici come Varese e Reggina: se i Lombardi si stanno impuntando sul mantenere inalterato il valore della rosa di Maran - subentrato, con ottimi risultati, al quasi esordiente Benny Carbone - chiedendo quasi sempre una contropartita tecnica di livello per ciascuna propria pedina (vd la trattativa, attualmente in stallo, col Siena: per Carrozza in cambio almeno un Sestu), i Calabresi hanno palesemente deciso di smantellare la squadra con le cessioni illustri di Simone Missiroli al Sassuolo - che si candida sempre più come concorrente per la scalata alla serie A con l'acquisto anche dell'esterno Troianiello dal Siena - e quella, quasi fatta, di Nicolas Viola al Genoa, oltre all'esonero quantomeno dubbio di Roberto Breda che non stava affatto sfigurando sulla panchina reggina.