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Terremoto Spinelli: ”Regalo il Livorno!”

Un fiume in piena la coferenza stampa di ieri pomeriggio di Aldo Spinelli a margine della presentazione del neotecnico Armando Madonna, subentrato a Novellino che, contestualmente, ha rescisso con il club amaranto. Più che cornice della...

Redazione Toro News

Un fiume in piena la coferenza stampa di ieri pomeriggio di Aldo Spinelli a margine della presentazione del neotecnico Armando Madonna, subentrato a Novellino che, contestualmente, ha rescisso con il club amaranto. Più che cornice della presentazione (le frasi ormai di rito all'insediarsi di un tecnico le conosciamo tutti: "La squadra ha buone potenzialità, dovremo lavorare molto ma cercheremo di tirare fuori quanto finora è rimasto inespresso"), la conferenza di ieri dell'ex presidente del Genoa è servita per togliersi qualche sassolino di troppo dalle scarpe: "Sono veramente stufo. 28 anni di calcio sono troppi, ho 70 anni e non posso morire con il Livorno. Lascio il calcio, ma lo faccio davvero. Da Gennaio sarà tutto in mano al nostro responsabile finaziario Gnecco e poi a Luglio regalo il Livorno, o bisognerà veramente autogestirsi".

E come lo si potrà fare? "Intanto, riducendo drasticamente il monte ingaggi: registriamo ogni anno 17 milioni di perdite, e siamo il settimo monte ingaggi della categoria. Dall'anno prossimo, se ci sarò ancora io (non dovrebbe, sembrano esserci veramente dei piccoli imprenditori interessati all'acquisizione della società, ndr) quanto entrerà da diritti tv e mutualità varie, sarà quello che si potrà spendere. Le perdite saranno ridotte al minimo. E' ora che veramente saluti questo mondo, anche perché in tanti anni di carriera non mi è mai capitato di finire così in basso, e la colpa è soltanto in minima parte di Novellino: soltanto i risultati hanno pesato sulla scelta, ma il vero problema è lo spogliatoio. In questo caso l'ex tecnico poteva fare poco: aveva chiesto 22 giocatori, noi abbiamo sbagliato e gliene abbiamo lasciati 29 e quelli in più hanno sicuramente reso tutto più difficile".

Come per esempio De Lucia: "Si dovrebbe vergognare (sbatte i pugni sul tavolo, ndr). Guadagna 50mila euro al mese, ossia il nostro incasso tra spettatori paganti e abbonati e si permette di mettere su Facebook foto in cui brinda e beve mentre la sua squadra è sull'orlo del baratro. Così non ci si comporta, e poi ci chiediamo perché è fuori rosa".

Parole da chi veramente sta preparando l'uscita di scena. Forse, però, un po' di sincerità in più, in altri frangenti, avrebbe permesso al Livorno di non ritrovarsi in questa pericolosa e autolesionistica situazione.