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Toro, borsino salvezza in rialzo

Dodicesimo posto in classifica e sei punti sopra la zona retrocessione. Con la vittoria contro il Siena, la ventesima giornata di Serie A ha sancito il...

Redazione Toro News

Dodicesimo posto in classifica e sei punti sopra la zona retrocessione. Con la vittoria contro il Siena, la ventesima giornata di Serie A ha sancito il quarto risultato utile consecutivo per il Toro, dopo i pareggi con Genoa e Catania e il successo con il Chievo. E' un buon momento. Otto punti in quattro gare sono una media da scudetto ed è dunque lecito aspettarsi un ritorno sulla terra per il gruppo di Ventura. Intanto qual è il bilancio delle altre pretendenti alla salvezza?

CHI SALE - Ad impressionare sono stati certamente i risultati del Bologna e del Cagliari. I rossoblu hanno inflitto una durissima lezione al malcapitato Chievo. Finalmente concreti, i ragazzi di Mister Pioli sono riusciti a capitalizzare le reti fatte senza subirne: vero problema questo per il Bologna che segna con una discreta frequenza ma altrettanto spesso cade vittima della propria difesa. La doppietta di Gilardino è ossigeno puro per i suoi e toglie il Bologna dal fango del terzultimo posto. L'impressione però è che il vero Chievo non sia quello visto al Dallara. Dopo le buone ultime uscite il gruppo di Corini è crollato senza mai entrare in partita. La debacle di Bologna tuttavia può essere compresa come un calo di tensione quanto invece il risultato della differenza di valori tra le due squadre.

Il Cagliari invece ha portato a casa una partita di capitale importanza. Giocarsela contro il Genoa in questo momento non è facile per nessuno e i ragazzi di Pulga hanno dimostrato grande carattere nel fare loro una partita cominciata male. Rimane comunque incredibile la metamorfosi messa in atto da Mister Pulga dal suo arrivo sull'isola, in termini di risultati ma soprattutto di prestazioni. Promette scintille la prossima gara con l'Atalanta.

CHI GALLEGGIA - Intanto si è aggiunta un'altra seria avversaria per il Torino. La Sampdoria si è scrollata di dosso le debolezze palesate sotto la guida di Ciro Ferrara e ha collezionato ben quattro punti nelle due ultime uscite con l'arrivo di Delio Rossi. L'inimmaginabile vittoria in inferiorità numerica contro i campioni d'Italia due settimane fa e il meritato pareggio contro il Milan solidificano le speranze di salvezza per i doriani. D'altronde la rosa sulla carta c'è e, se utilizzata a dovere, i blucerchiati potrebbero giocarsi un campionato in tutta tranquillità.

Nonostante la sconfitta maturata contro l'Inter, il Pescara sta attraversando un ottimo periodo e le frenetiche attività di mercato che hanno interessato il Delfino testimoniano l'intenzione di volersela giocare fino alla fine. I prossimi avversari del Toro sono in forma e in casa vorrano rimediare al brutto 3-0 rimediato all'andata. Bergodi è riuscito nell'impresa di dare solidità al centrocampo e a rimediare ai troppi alti e bassi di Stroppa della prima parte della stagione. Il centrocampo appare più solido e la squadra fa del buon calcio, con Jonathas, Weiss e Perin veri valori aggiunti dei biancoazzurri.

CHI SCENDE - I neroazzurri di Colantuono sono invece in flessione. Un punto solo nelle ultime quattro partite è un segnale preoccupante ma l'ex allenatore del Torino può trovare conforto nelle prestazioni dei suoi, positive nonostante i risultati. Non è un eccezione la sconfitta contro la Lazio maturata per episodi poco favorevoli. I padroni di casa hanno sudato non poco nella prima frazione, per poi domare l'Atalanta solo nel secondo tempo con un gol più che dubbio e un autorete. Vale la pena menzionare che Colantuono molto probabilmente perderà un'altra pedina fondamentale del suo scacchiere: questa mattina l'esterno italoargentino Schelotto ha annunciato su Twitter di aver comprato casa a Como, a due passi da Milano, confermando così le voci del passaggio all'Inter.

Chi invece non smette di sorpendere in negativo è il Palermo. Un punto solo raccimolato nelle ultime sei partite. Il cambio di passo chiesto a Gasperini tarda ad arrivare e c'è da chiedersi quanto la pazienza del divoratore di allenatori Zamparini durerà. Probabilmente fino al termine del calciomercato, dopo il quale il presidente rosanero non ammetterà ulteriori passi falsi. La sconfitta per 3-0 contro il Napoli però è bugiarda. Il Palermo ha creato molto e molto crea in ogni gara (basti pensare all'assedio portato al fortino del Toro in Sicilia). I problemi più impellenti sono in difesa – da poco rafforzata con i due innesti Dossena e Aronica proprio dal Napoli – e l'assenza di un finalizzatore, di cui conosciamo bene la potenziale soluzione.

Chi forse ha da poco gettato la spugna è proprio il Siena. Quella con il Toro era una gara da non perdere per gli uomini di Iachini. Per un soffio non sono riusciti nel loro intento. E nonostante il gol subito dopo pochi minuti, i bianconeri hanno messo in mostra tanta determinazione e un gioco piuttosto avvolgente che in più di un occasione ha costretto il Toro sulla difensiva. Le ingenuità però si ripetono (vedi la rete di Cerci) e l'esonero di Cosmi non ha fatto miracoli. Il calciomercato senese per ora ha fatto registrare solo uscite e anche piuttosto pesanti. D'Agostino è quasi un ex mentre l'addio di Calaiò lascia un buco enorme. La già scarsa predisposizione realizzativa del Siena è ora un problema grave. Prova ne sia l'aver schierato Reginaldo unica punta domenica scorsa, non proprio un ariete. Iachini dovrà ripartire dal secondo tempo di Torino dove la sua squadra ha macinato gioco e creato molto, confermando la fiducia a Paolucci che in questa fase del campionato da ben più garanzie di Bogdani.

Redazione TN