columnist

Il Toro e i nostri sogni sotto l’albero

Buonanotte granata/ I nostri auguri per questa magica notte di Natale

Cristina Raviola

Natale è la festa in cui tutti noi torniamo un po'bambini, sognando sotto l'albero qualche dono, materiale o meno, che ci faccia sorridere, che ci dia un po'di gioia, o semplicemente che ci faccia sentire in famiglia.

Il Natale per noi del Toro potrebbe essere la notte in cui desideriamo che qualche piccolo grande sogno calcistico si avveri, che quelle imprese, che vere imprese sono, non si scontrino contro pareggi improponibili che condannano, giornata dopo giornata, la nostra stagione ad alti e bassi tra esaltazione e scoramento.

Natale è il tempo dell'attesa, della famiglia e di un pizzico di magia. E'ora di credere fortemente in ciò che ci rende speciali, diversi dagli altri, è ora di ricordarci che la nostra fede granata ci fa diventare una famiglia che, con tutti gli screzi che si possono avere, si ritrova sotto gli stessi colori, desideri e senso di appartenenza. L'essere del Toro è un'unione che sa davvero di famiglia, che nello stesso modo ci fa arrabbiare e ci fa sbattere la porta, e allo stesso modo ci fa tornare indietro.

Perchè qualsiasi sia la delusione noi torniamo sempre e perchè allo stesso modo in cui domani il chiasso di una tavolata ci cullerà nel calore di quella che chiamiamo casa, così fuori dallo stadio ci si incontrerà sempre per un commento, uno sfogo e una risata.

In famiglia si fa così.

Natale è la festa dei nostri cuccioli granata: anche e soprattutto per loro vorrei trovare sotto l'albero un Toro all'altezza dei loro sogni, nell'attesa di un pallone da calciare o una maglia da indossare con il nome del loro idolo, da imitare portando una mano alla fronte, per ricordare a tutti noi adulti cosa vuol dire passione e amore puro.

Natale è questo per me... un Natale tutto granata!

Buonanotte granata... e tanti auguri!

Laureanda in Scienze della comunicazione ed imprenditrice, un cuore granata da 34 anni. Da tre stagioni a Toro News, condivido la mia insonnia post-partita e i miei sogni, primo tra tutti quello di un calcio fatto solo di emozioni e di un Toro composto da giocatori-bandiere.