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Toro: batticuore, emozioni e fiato corto

Buonanotte Granata/ Il Toro vince e regala tante emozioni: con questo gioco, Mihajlovic ha davvero risvegliato l'ardore dei tifosi

Cristina Raviola

Mi capita sempre, quando il Toro attacca, di trattenere il respiro. Non me ne accorgo quasi, succede senza che io lo voglia. Smetto di respirare, di ragionare e rimango sospesa, tra la speranza riposta in un tiro del Gallo, di Iago Falque o di Martinez e la pessimista sensazione che quella palla non entrerà mai. C'è da dire che con Miha in panchina, in pratica non respiro più.

Questo mister ci ha ridato il Toro. Me ne accorgo ora, dopo queste gare, nonostante io sia una sua fan da molto prima che vestisse il granata. Stupisce sempre vedere negli occhi di tutti l'entusiasmo che sembrava ci avessero rubato, guardare i piccoli granata, compreso il cucciolo che si è gettato tra le braccia di Hart, il nuovo eroe arrivato da lontano, e non provare più tristezza per le loro speranze, con la paura che presto saranno disilluse. Ora guardo quei granatini e sono sicura che potranno vedere un Toro degno di questo nome, al di là delle vittorie che stiamo portando a casa.

Io amo questo Toro. Non che sei mesi fa io lo amassi di meno, ma io appartengo proprio a questo aspetto del Toro, e credo che mai allenatore sarebbe stato più azzeccato per noi in questo momento, che mai sia stata più azzeccata la fascia di capitano data da Benassi al Gallo, che, anche se solo per dieci minuti, ha ricoperto il ruolo che tutti gli abbiamo già dato. Due ragazzi, loro tra altri, che ci hanno davvero restituito il sorriso.

E adesso, vincenti o meno, io continuerò a trattenere il fiato quando il Toro sarà in attacco e per questo motivo uscirò dallo stadio con il fiato corto, con il cuore in gola, e negli occhi finalmente il Toro che sognavo.

Buonanotte granata...