Contro l’Udinese è arrivata la seconda vittoria del Toro in questo campionato di Serie A, meritata seppur ottenuta di misura (il divario avrebbe potuto essere più netto). Una grande boccata d’ossigeno in questo inizio di stagione altilenante, e tre punti che riportano i granata in una posizione più che decorosa. Basti pensare che lo scorso anno dopo sette giornate il Torino aveva nove punti, soltanto uno in più rispetto a questo campionato.
GARA DOMINATA Come accaduto altre volte in questa prima parte di stagione, il Toro ha creato numerevoli palle gol faticando però ad andare a segno. Sono stati in totale 23 i tiri tentati dalla squadra di Mister Ventura, cinque quelli che hanno centrato la porta: in entrambi i casi mai i granata avevano fatto così bene in una partita di questo campionato. Ancora una volta però la precisione ha lasciato a desiderare: nel primo tempo in particolare, su sette conclusioni totali nessuna ha trovato lo specchio della porta friulana.
QUAGLIARELLA E ancora una volta ci ha pensato lui a risolvere la partita. Fabio Quagliarella ha trovato la rete per la quarta partita consecutiva in campionato: è la seconda volta che gli riesce in carriera, l’altra fu nel lontano dicembre 2007, ai tempi proprio dell’Udinese. Contando anche l’Europa League, il bomber campano va in gol da cinque gare di fila: quattro di queste marcature hanno portato punti, tre sono valse la vittoria finale.
AMAURI Chi invece non riesce proprio a sbloccarsi è il suo compagno di reparto, Amauri, nonostante ci provi in tutti i modi: di testa, di destro, di sinistro, da fuori area, in rovesciata. Sono state 10 le conclusioni di Amauri contro l’Udinese (solo Giovinco l’ha battuto in questo campionato, 12 contro il Cesena), ma sei di questi sono stati murati dalla difesa avversaria: nessun giocatore si è visto respingere così tanti tiri quest’anno. Forse può essere sintomo di grande timore creato negli avversari, ma anche la prova di un’eccessiva forzatura o di grande prevedibilità. Chissò, resta il fatto che l’italo-brasiliano non ha ancora segnato in campionato con il Torino, e contando anche il Parma non è riuscito a segnare in 248 minuti giocati in questa stagione. Un digiuno che per un attaccante rischia di diventare pericoloso. Ma i tifosi del Toro lo aspettano con fiducia, sapendo che una volta superato questo momento, ritroverà il fiuto del gol: lo scorso anno, quando si sbloccò dopo 22 partite senza segnare, mise a segno sei gol in otto partite. Attendiamo con ansia che quel momento si ripeta.
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