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Toro, contro il Milan non ci hai mai creduto

DIAMO I NUMERI / Partita nelle mani dei rossoneri fin dall'inizio, attacco troppo sterile.

Giacomo Zanetello

IN CAMPO DEMOTIVATI – Il gol di Samuel Eto'o al 91° nell'anticipo domenicale tra Empoli e Sampdoria aveva quasi totalmente spento le sperate del Torino di qualificarsi alla prossima Europa League. Sarebbero servite due vittorie – quella a San Siro con il Milan non arriva dal 1985 – e una non sconfitta del Parma a Marassi contro i blucerchiati all'ultima giornata. Questa situazione ha fatto sì che i granata scendessero in campo demotivati, e la contemporanea assenza della coppia d'attacco titolare (oltre che di Maksimovic) ha fatto il resto.

MANCANZA DI PESO IN AVANTI – I due attaccanti che tanto bene hanno fatto in questa stagione, Quagliarella e Maxi Lopez, non erano convocati a causa di infortuni. E La loro assenza si è sentita non poco. I maggiori pericoli alla retroguardia del Milan li ha portati infatti El Kaddouri (quattro tiri, due nello specchio, e tre occasioni create per i compagni); il venezuelano ha giocato un solo pallone in area avversaria, mentre l'italo-brasiliano non ha mai centrato lo specchio della porta difesa da Abbiati.

INTANTO E' RECORD DI RIGORI... – Si aggiorna ancora un'infausta statistica, di cui ho già parlato in precedenza: come ricorda anche Opta sulla sua pagina Facebook, il Torino è la formazione dei cinque maggiori campionati europei che, dal suo ritorno in A nel 2012/13, ha concesso agli avversari più calci di rigore, ben 28 in tre stagioni.

Torti arbitrali? Troppe disattenzioni difensive? Probabilmente, come spesso accade in questi casi, la verità sta nel mezzo: un maggiore peso "politico" della società magari farebbe esitare un po' di più gli arbitri prima di prendere determinate decisioni, ma non si può negare che molte sciocchezze, determinate in buona parte dall'inesperienza nel gestire determinate situazioni, hanno compromesso diverse partite in questi tre anni. La maggiore esperienza acquisita nel corso degli anni dal gruppo, anche grazie alla proficua esperienza europea, può far sì che in futuro questo dato cali in maniera significativa.