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Toro, batti l’Athletic e prendilo come esempio

Gargarismi / La rubrica di Domenico Catagnano

Domenico Catagnano

"Non vedo l'ora che cominci. Questa sfida di Europa League con l'Athletic Bilbao mi riporta indietro nel tempo, all'attesa per le grandi partite europee del Toro dei "miei" anni... tre per tutte: Real Madrid, Arsenal e Ajax. Che ricordi, non sempre dolci, ma che ricordi!

"E ora i biancorossi baschi, che da tifoso sento molto affine, perché sanguigni, battaglieri, veraci. Una squadra gagliarda, di cuore: proprio come il Toro che vogliamo sempre.

"Una squadra e una società da cui imparare, perché i campioni li fa crescere in casa nella sua "cantera", uno dei settori giovanili tra i migliori del mondo. Certo, la scelta non è solo dettata da ragioni sportive ma da ben più profonde motivazioni storiche e territoriali: l'orgoglio di essere baschi passa anche per il calcio, e questo spiega come mai l'Athletic punti molto sui ragazzi del vivaio.

"Il Toro sta ricostruendo la sua "cantera", non è ancora rinato il Filadelfia ma i ragazzi del Filadelfia stanno disputando un'altra ottima annata e si stanno facendo onore in giro per l'Italia, però faticano ancora a imporsi in prima squadra. Speriamo sia solo una questione di tempo, perché se non possiamo competere con le grandi potenze sul mercato in quanto a budget, allora l'unica via per non sprofondare è creare i nostri campioncini in casa. Scontato, già detto, concetto trito e ritrito, ma repetita iuvant.

"Sarà dura passare il turno, ma ci sono fiducia ed entusiasmo. Ero anch'io tra quelli che chiedevano a gran voce un mercato invernale di alto livello, per rinforzare centrocampo e attacco. E invece i rinforzi stanno maturando in casa. Benassi e Martinez sembrano aver trovato il passo giusto e sono al momento loro i migliori acquisti di gennaio, insieme a quel Maxi Lopez sul quale nutrivo fortissimi dubbi e che invece non sta deludendo per niente, anzi. Senza contare il gran lavoro di Ventura, ovviamente. Mai stato così felice di essermi sbagliato. All'anemico Toro di un paio di mesi fa non avrei dato nessuna chance, ora ci spero anch'io, virtualmente in quell'Olimpico stracolmo come ai bei tempi, più realisticamente inquieto sul divano a tifare granata.