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L'Editoriale

Dembele, Perciun e Cacciamani: resta solo da puntare sui giovani

Perciun Torino Primavera
Queste ultime partite avranno senso soprattutto se si metteranno alla prova gli esordienti: L'Editoriale, del direttore Gianluca Sartori
Gianluca Sartori Direttore 

Un campionato piatto che più piatto non si può è ciò che il Torino si appresta a concludere. Perso anche il decimo posto, a causa di un finale di campionato in tono minore, caratterizzato da un evidente calo di motivazione. La partita con l’Inter è stata una delle migliori dell’ultimo periodo per quel che si è visto in campo: sono state altre le prestazioni contro cui puntare il dito, in primis quelle con Como e Venezia.

Come dare un senso alle ultime due partite? In questo momento la risposta appare essere solo una: occorre mettere alla prova i giovani per capire come gestirli in futuro. Dembele è da sgrezzare tecnicamente ma può avere margini di miglioramento interessanti. Bene ha fatto Vanoli a provarlo da titolare contro un avversario forte come l’Inter. Sono entrati anche Perciun e Cacciamani (quest’ultimo all’esordio assoluto), due giocatori con caratteristiche offensive che possono tornare utili.

Sarebbe bello se proprio i giovani potessero essere una ragione di ottimismo per una squadra che, in prospettiva futura, di certezze ne ha poche. Milinkovic-Savic, Ricci e Adams sono già uomini mercato, i recuperi di Zapata e Schuurs sono delle incognite. Serviranno rinforzi in tutti i reparti se l’obiettivo è quello di fare un campionato migliore di quello che si sta per concludere.