A questo Toro manca un attaccante che abbia confidenza con il gol. Tutti gli altri limiti sarebbero mascherati, o comunque peserebbero molto di meno, se la rosa fosse stata costruita in modo diverso fin dall’estate. La partita contro la Cremonese ne è stata solo l’ultima, palese dimostrazione. Dopo un primo tempo con il 61% di possesso palla occorre andare a segno almeno due volte. Il Toro invece ha di fatto da quattro mesi a questa parte solo una punta arruolabile: il buon Sanabria, bravo nei movimenti e nel giocare spalle alla porta ma troppo leggero in area di rigore.


editoriale
Il problema dell’attaccante
Il Toro ha un grande problema in attacco che è sia qualitativo che quantitativo perché in estate sono state fatte scelte col senno di poi rivedibili, scelte che però sono state condivise se non suggerite da Juric. Si è puntato su Pellegri e l’azzardo fin qui non ha pagato, preferendo imbottire la squadra di trequartisti; molto meglio sarebbe stato poter contare anche su un terzo attaccante in più. A gennaio poi Juric ha chiesto un attaccante, ma si sa che il mercato invernale è particolarmente difficile, chi ha un attaccante forte se lo tiene a meno di offerte da capogiro. Così da molto tempo a questa parte il Torino ha Sanabria come unico referente offensivo ed è difficile avere ambizioni vere se poi l’unico attaccante ha nelle corde 7-8 gol a stagione. In estate si potrà migliorare confermando lo zoccolo duro della squadra e concentrando gli investimenti proprio sulla fase offensiva.
LEGGI ANCHE
Intanto il Toro di oggi là davanti ha troppo poco per essere competitivo per l’Europa in un campionato normale, ma questo non lo è perchè condizionato dalle inchieste della giustizia sportiva. Diventa fondamentale rimanere in lotta fino alla fine per l’ottavo posto, e se è vero che due punti in tre partite contro Verona, Spezia e Cremonese abbattono le azioni del Torino, è anche vero che altre concorrenti come Bologna, Monza e Fiorentina non sembrano così superiori e che la squadra granata dà spesso la sensazione di poter vincere e perdere contro tutte. Vedremo se si avrà una conferma di questo pure nel derby.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il tuo commento verrà moderato a breve.
Puoi votare una sola volta un commento e non puoi votare i tuoi commenti.