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Toro-Lazio, se non soffri non sei da Toro!

Lo Psicologo Granata / Un secondo tempo al cardiopalma per i miei pazienti!

Riccardo Agnello

"Domenica il nostro Toro, forse stupendo un po' tutti ha dato un colpo notevole al campionato, battendo la Lazio di Vladimir Petkovic, una squadra comunque combattiva, al termine di una partita tutt'altro che semplice e non certo povera di patemi d'animo. Per la prima volta in questa stagione l'11 di Ventura ha, infatti, mostrato un cinismo inaspettato colpendo l'avversario al primo errore commesso e non concedendo quasi più nulla ma vivendo comunque un secondo tempo non adatto ai deboli di cuore. Ora dopo 15 giornate il Toro è settimo con uno di migliori attacchi e può guardare alle prossime partite con maggiore tranquillità, considerando anche che non incombe più l'ombra di quel calendario assurdo della scorsa stagione.

"Proprio durante la partita , in curva Maratona, mi è capitato di assistere ad una conversazione tra due tifosi: uno dei due, dopo una mezza occasione della Lazio si è rivolto all'altro dicendo: ''Se continuiamo così ce lo fanno di sicuro, vedrai! Possibile che noi dobbiamo sempre soffrire in questo modo??'' L'altro tifoso, più anziano e compassato l'ha guardato ed ha risposto: ''Beh caro mio, tu allora non sai cosa vuol dire essere un tifoso del Toro! Questa sofferenza non è nulla, e poi, se così non fosse, che gusto ci sarebbe?'' Fortunatamente a fine partita ha avuto ragione il tifoso più anziano che sorridendo mentre l'altro esultava gli ha bisbigliato sommessamente: ''visto? ora godi di più no? dopo 50 minuti di sofferenza te la godi molto di più!!'' 

"Devo ammettere che sono davvero rimasto affascinato dalla bellezza di questo siparietto che si è venuto a creare, perché nonostante conosca ormai abbastanza bene la psicologia dei miei pazienti rimango sempre stupito dal modo di ragionare del tifoso granata!! Palandone poi con un paziente nel mio studio mi ha confermato questa mentalità, dicendomi che ha goduto molto di più per la vittoria risicata e sofferta ottenuta contro la Lazio che non per la larga vittoria contro il Catania arrivata dopo una partita tutta in discesa. Forse è proprio questo che contraddistingue davvero il tifoso granata dagli altri tifosi.

"Vorrei chiudere facendo un piccolo rimprovero ad alcuni miei pazienti: non capisco come alcuni di loro possano aver criticato (spesso anche un po' aspramente) Alessio Cerci accusandolo addirittura di non aver a cuore il destino del Toro e di fare unicamente il suo interesse. Cari pazienti, ci sta che un giocatore come lui abbia una piccola flessione in cui non gli riesce di trovare la porta e ci sta anche che in questo periodo la cerchi con maggiore insistenza a costo di peccare un po' di egoismo, quindi cari tifosi granata, stiamo vicini al nostro numero 11 e spingiamolo a farci diventare ancora più grandi, dato che è nelle sue corde... eccome!!

"Un saluto dal vostro psicologo granata!!