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Toro-Sassuolo, quando questa partita voleva dire promozione

Lo Psicologo Granata / Nel maggio 2012 un precedente in cadetteria che evoca dei bei ricordi: rifilato agli emiliani un secco 3 a 0 che ha aperto ai granata le porte della Serie A...

Riccardo Agnello

"Domenica riprenderà il campionato e il Toro troverà sulla sua strada il Sassuolo, avversario abbordabile, ma comunque temibile, dato il non esaltante momento che la squadra stava vivendo prima della sosta. Servirà la massima concentrazione per ottenere un risultato importante, anche al fine di arrivare al tanto atteso derby con qualche certezza in più e soprattutto con qualche punto in più, che male non fa.

"Oggi, però, è venuto nel mio studio un paziente che ha voluto ricordare con me un Torino-Sassuolo che ancora porta nel suo cuore. Era la stagione 2011/2012, la prima di Ventura, è uno scontro diretto, infatti il Sassuolo è qualche punto sotto i granata e, con Verona e Pescara si gioca la promozione diretta. Si gioca il 15 maggio ed è il recupero del posticipo della 14a giornata di ritorno, sospeso per la tragica scomparsa di Morosini. Il Toro, in caso di vittoria metterebbe una serissima ipoteca sulla promozione in serie A. La partita inizia bene, il Toro è arrembante e il Sassuolo non riesce ad uscire dalla sua metà campo fino a quando, dopo un palo di Vives da 25 metri, arriva il vantaggio di D'Ambrosio. Il Sassuolo reagisce e sfiora il pari in più occasioni, ma nella ripresa il Toro sembra chiudere i conti con Basha che appoggia in rete di piatto dopo una punizione di Parisi respinta dal portiere, ma poco dopo arriva un calcio di rigore per il Sassuolo. Sul dischetto va Sansone che spara alle stelle. "In quell'esatto momento", dice il mio paziente, "ho capito che era fatta! Non ci avrebbe fermato più nessuno, eravamo in serie A". Pochi minuti dopo arriva addirittura il terzo gol di Meggiorini. Mancano ancora un paio di punti per la matematica ma questo non ferma un'invasione di campo al termine della partita, quasi come se si fosse già in serie A. Ed è proprio la sensazione che il mio paziente ha provato in quel momento: la fine dell'incubo della serie B, il ritorno nel calcio che conta, una sorta di liberazione da un purgatorio durato 3 anni (forse un po' troppo).

"Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata: Il Toro è cresciuto tanto e oggi si ritrova in Europa, mentre il Sassuolo, l'anno successivo, ha centrato una storica promozione in serie A seguita da una ancor più storica salvezza e oggi le due squadre si affrontano in serie A, in una partita che, ai più, risulterà insignificante, ma che nella mente dei granata suscita un piacevole ricordo.

"Un saluto dal vostro Psicologo del Toro!