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Le parole di Vanja e una conferma: il malcontento della tifoseria è evidente

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Con l'uscita del portiere torna d'attualità il tema dell'affluenza: campagna abbonamenti flop, granata quattordicesimi in A per media spettatori

Alberto Giulini

"Ma perché solo nel derby?". Con questa domanda, che porta con sé una critica nemmeno troppo velata, Vanja Milinkovic-Savic ha concluso l'elogio all'atmosfera respirata sabato al Grande Torino in occasione della gara contro la Juventus. "Mi chiedo perché non sia possibile fare lo stesso anche nelle altre partite, ci basterebbe l'80% del tifo di oggi e ci darebbe più carica di sicuro" ha spiegato in modo molto chiaro il portiere, riportando nuovamente d'attualità il tanto chiacchierato tema dell'affluenza allo stadio.

Juric e le "scorie del passato"

Le parole del portiere trovano conferma nei numeri relativi alle presenze allo stadio, che prima del derby vedevano il Toro ben lontano dalle prime dieci posizioni. I granata sono infatti la quattordicesima squadra di Serie A nella speciale graduatoria relativa alla media spettatori nelle gare casalinghe. Contro la Juve - pur restando lontani dal tutto esaurito - si è visto sicuramente un Grande Torino più pieno del solito, ma ormai c'è un dato di fatto innegabile: questo Toro fatica più di ogni altra squadra a riportare i suoi tifosi allo stadio. Proprio su questo aspetto si era soffermato a più riprese Juric nella passata stagione, ringraziando i presenti per l'atmosfera positiva, ma sottolineando al tempo stesso il numero decisamente limitato dei sostenitori presenti allo stadio. "In questo momento vengono in pochi perché ci sono delle scorie del passato, situazioni che richiedono tempo per fare affezionare nuovamente i tifosi al Toro" spiegava il croato lo scorso dicembre.

Il malcontento della tifoseria

A dieci mesi di distanza dalle parole di Juric, la situazione è rimasta pressoché invariata. Sicuramente la crisi economica dopo due anni di pandemia ha influito nelle scelte di alcuni tifosi, costretti a risparmiare sui costi di biglietti ed abbonamento. Ma la crisi c'è in tutta Italia e sarebbe riduttivo limitarsi a questo aspetto per giustificare il calo di affluenza. Quello che si respira in casa granata è un crescente malcontento di larga parte della tifoseria nei confronti della società, con la squadra che a sua volta ne sta facendo le spese. È in tal senso emblematico il dato relativo alla campagna abbonamenti: appena 5800 le tessere sottoscritte, in Serie A è il peggior risultato dell'era Cairo. E proprio il presidente è al centro delle critiche di una tifoseria che sta perdendo sempre più fiducia ed al tempo stesso voglia di andare allo stadio, quasi rassegnata. E così si spiegano un'affluenza da quattordicesimo posto ed un'atmosfera che si scalda davvero solo in una partita sentita come il derby. Allora le parole di Milinkovic-Savic, sicuramente poco diplomatiche e poco gradite ai tifosi dopo un derby perso, portano con sé un fondo di verità.

 

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