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Torino, contro il Sassuolo l’occasione ghiotta per far tacere le critiche

L'Analisi di Gino Strippoli / I granata a Reggio Emilia in una partita decisiva per le sorti del suo campionato

Gino Strippoli

Oggi il Torino si presenta a Reggio Emilia, contro il Sassuolo, forte di tre risultati vittoriosi contro la Roma, il Genoa in Coppa Italia e contro il Bologna. Vittorie che hanno rialzato il morale alla squadra che è apparsa più tonica dal punto di vista del carattere e della resistenza. Non fosse stato così i risultati non sarebbero arrivati. Certamente il gioco latita e al di là delle ripartenze che il Toro ha in dote non di vedono spiragli di altra natura sul rettangolo verde. Però chi vince ha sempre ragione e il campionato del Toro ha ripreso una marcia che lo porta nei quartieri alti del campionato.

Gli emiliani sono sempre un brutto cliente da affrontare e i 30 gol realizzati dicono che è una squadra che sa segnare (i gol dei granata sono 25) ma sa anche prendere bordate di gol. Ad oggi la rete difesa dal portiere neroverde si è gonfiata ben 34 volte il che vuol dire quella del Sassuolo è la quarta peggior difesa della serie A; in più sono ben 7 i turni in cui il Sassuolo è rimasto a bocca asciutta di vittorie.

Ecco, il Toro deve cercare di non risvegliare l’avversario come spesso invece ha fatto in precedenti partite contro squadre che si presentavano in crisi di gol o di vittorie o magari ultime in classifica. Diffidare di certe statistiche è il minimo che Belotti e company possono fare. La partita è di vera difficoltà e già alla prima giornata di campionato il Toro nonostante la vittoria incontrò non poche complicazioni nel finire la partita con i tre punti, tant’è che solo un grande Sirigu salvò i granata dal pareggio.

De Zerbi ha messo su un bel complesso di gioco e ha in Traorè un'arma pungente che mette in difficoltà qualsiasi difensore. Non sarà della partita Berardi e in attacco ci sarà Caputo, uno che il gol c’è l’ha nel sangue. Per la retroguardia granata non ci dovrà essere un attimo di disattenzione. Ma il valore aggiunto del Sassuolo è il centrocampo che sa creare molte trame di gioco attraverso tre giocatori come Locatelli, Magnanelli e Obiang con Boga trequartista. Insomma non c’è da scherzare.

Il Toro però potrà sfruttare le sue ripartenze per affondare i colpi decisivi per vincere una gara che lo porterebbe definitivamente nei piani nobili. Difficile prevedere chi Mazzarri deciderà di mettere in campo. Tolti Bonifazi e Falque sulla via di Ferrara e tolto Parigini, anch’egli agli addii, con Zaza sicuramente non ancora della partita e Verdi in castigo-panchina  il Toro avrà in campo nella zona offensiva sicuramente capitan Belotti con al suo fianco Berenguer e probabilmente il giovane Millico (sembra ormai sfumata la sua partenza, almeno per adesso). Edera siederà in panchina mentre a centrocampo dovrebbe essere sicuro il rientro di Rincon con al suo fianco Lukic, visto l’ancora degente Baselli.

Di certo l’assenza prolungata di Ansaldi si fa sentire perché l’argentino è l’unico in mezzo al campo e sulla fasce che sa dare qualità. Proprio i due esterni Ola Aina e De Silvestri dovranno cercare di movimentare il gioco sulle corsie laterali per innestare quei contropiedi che han fatto fare tanti punti ai granata. Ecco, non aspettiamoci il bel gioco, ma la vittoria il Toro deve cercarla a tutti costi per dare una ragione e una prospettiva in questa stagione, tra l’altro ancora lunga.