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Euro2008: Italia-Spagna 2-4

di Nino Mancini


Le furie rosse sfatano il tabù Italia dopo ottantotto anni, era infatti dal 1920 che non ci battevano in una partita ufficiale; lo fanno però solo dopo...

Nino Mancini

di Nino Mancini

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"Le furie rosse sfatano il tabù Italia dopo ottantotto anni, era infatti dal 1920 che non ci battevano in una partita ufficiale; lo fanno però solo dopo i calci di rigore che questa volta non sorridono a Buffon e compagni che escono comunque a testa alta.

"La partita viene giocata sotto ritmo almeno per la prima parte, gli azzurri controllano le trame spagnole con Toni troppo solo in avanti e Cassano in appoggio che non va oltre il compitino, Senna a centrocampo è un'autentica diga e Villa tiene in apprensione tutta la difesa col nigno Torres in ombra.

"Il tedesco Fandel ci grazia su un'entrata di Grosso all'interno dell'area ma non inciderà ulteriormente sull'incontro fischiando e sventolando i cartellini con lo stesso metro, nella ripresa migliora lo spettacolo e anche gli azzurri sembrano più incisivi grazie all'innesto di Camoranesi per Perrotta, lo juventino impensierisce Casillas che si supera anche nel finale su incornata di Di Natale; in mezzo molti corner spagnoli e un palo di Senna su tiro da lontano non trattenuto da Buffon, Chiellini giganteggia sugli avversari mentre Aquilani non assicura il filtro e le geometrie che Donadoni si aspettava.

"Arrivano così i supplementari nei quali i ragazzi di Aragones provano a sbloccare il risultato ma è impreciso Guiza subentrato a Torres, ai rigori sbagliano De Rossi e Di Natale e gli spagnoli possono festeggiare con Re Juan Carlos, li aspetta in semifinale la Russia che ha dato una lezione di gioco e di tattica all'Olanda.

"Per qualche azzurro si chiude un ciclo, immaginiamo infatti che i vari Cannavaro, Del Piero, Ambrosini, Gattuso e Materazzi siano al passo d'addio alla nazionale, sulla cui panchina speriamo di ritrovare a settembre Donadoni che dopo un buon girone di qualificazione viene eliminato solo dai rigori che già gli furono fatali da calciatore azzurro ai mondiali del '90 in semifinale contro l'Argentina e nel '94 in finale negli Stati Uniti contro il Brasile.

"La querelle sul contratto da rispettare o da rescindere terrà banco sui quotidiani nei prossimi giorni, ma se a Berlino tutto girò per il verso giusto a Vienna possiamo affermare con certezza che è stato un Europeo in salita, con l'infortunio del pilastro difensivo Cannavaro nel primo allenamento e con l'assenza di Gattuso ma soprattutto di Pirlo per un'ammonizione evitabile.

"E ora possiamo assistere da spettatori a tre partite sperando di vedere gol e spettacolo.