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Serie A: commento alla 17.a giornata

A due turni dalla fine del girone d’andata la Juve ipoteca il titolo di campione d’inverno piegando l’Atalanta nei primi minuti, Vucinic fa saltare i piani di Colantuono e mette in discesa una gara che avrebbe potuto essere...

Nino Mancini

A due turni dalla fine del girone d’andata la Juve ipoteca il titolo di campione d’inverno piegando l’Atalanta nei primi minuti, Vucinic fa saltare i piani di Colantuono e mette in discesa una gara che avrebbe potuto essere invece piuttosto complicata, l’espulsione di Manfredini fa il resto; dietro il match clou era l’anticipo serale dell’Olimpico dove la Lazio ringrazia Klose, Marchetti e due pali che consentono di battere un’Inter svogliata nel primo tempo ma intraprendente e pericolosa nella ripresa, ed ora i biancazzurri si consacrano come un’autorevole candidata per il terzo posto, rimane ai nerazzurri il rimpianto anche per un rigore negato.

Posizione per cui è in lizza anche la Fiorentina che all’ora di pranzo piega il Siena nel derby toscano, troppo forti i viola con un gioco corale apprezzabile e Toni tornato ai livelli della precedente esperienza toscana, Cosmi rischia la panchina con Colomba e Iachini in pole per sostituirlo; anche il Milan continua l’avvicinamento ai posti nobili della classifica battendo il Pescara grazie anche a due autoreti, il faraone sempre decisivo nell’economia del gioco rossonero mentre ancora troppo impreciso Pazzini sotto porta, abruzzesi volenterosi ma troppo inferiori agli avversari.

La Roma torna da Verona senza punti e con la sgradevole sensazione di essere un’eterna incompiuta, Zeman recrimina per qualche episodio dubbio ma la difesa è tornata alle vecchie amnesie, con ben tre fuorigioco sbagliati e sull’ultimo Pellissier non fallisce; il Parma consacra Belfodil contro il Cagliari capace di andare in vantaggio ma distratto sul gol del pareggio, ripresa di marca ducale anche se il rigore a favore appare molto generoso.

Detto ampiamente del pareggio del Toro a Genova dove è tornato il gemellaggio tra le due tifoserie, registriamo la vittoria in rimonta del Catania contro la Sampdoria che dopo il vantaggio ha sciupato una ghiotta occasione con il giovane Icardi prima di soccombere nella ripresa sui padroni di casa che hanno dominato nel gioco e nelle occasioni da rete; nell’anticipo pomeridiano il Palermo va vicino alla prima vittoria fuori dalle mura amiche ad Udine con un match caparbio, Miccoli escluso per scelta tecnica a favore della giovane stella Dibala che ha favorito gli inserimenti di Ilicic autore anche del gol del vantaggio, una papera nel finale del portiere rosanero consente a Totò Di Natale di portare a casa almeno un punto.

Nel posticipo serale al San Paolo il Napoli, ancora frastornato dal filone di calcio scommesse che potrebbe penalizzare la squadra e squalificare il capitano Cannavaro, viene sconfitto da un eccellente Bologna, il solo Cavani aiutato nella ripresa da PAndev hanno impensierito la retroguardia rossoblù che è apparsa per larghi tratti a suo agio, anche in svantaggio i ragazzi di Pioli ci hanno creduto con un atteggiamento propositivo ed hanno sugellato la prestazione con una spettacolare prodezza di Kone ed un gol di Portanova al rientro dalla squalifica; il prossimo turno viene anticipato al venerdì e al sabato prima della sosta per le festività natalizie.

Nino Mancini