Anche perchè un'ulteriore arma a disposizione di Spalletti è rappresentata dagli esterni bassi, Cancelo e D'Ambrosio, ed in particolar modo dallo spagnolo che con un 3-5-2 del Toro avrebbe molta libertà, mentre con il 4-3-3 dovrebbe badare anche a contenere Ljajic. Ecco che allora i granata devono fare attenzione alle sovrapposizioni negli ultimi 20 metri, perchè è necessario avere quel giocatore davanti alla difesa che sia in grado di scalare in fase difensiva. Un 4-3-3 risponderebbe un po' insomma alle caratteristiche di contrastare bene l'Inter, e in più si potrebbe ripartire molto bene in contropiede.
Indipendentemente dal modulo, in ogni caso, è fondamentale che un centrocampista vada nella zona di Rafinha, a marcarlo quasi a uomo. Il nodo della partita diventa sicuramente una marcatura nella zona del trequartista e i centrocampisti che all'occorrenza sappiano anche determinare le azioni da gol. I meneghini centralmente difficilmente riescono a bucare, a meno che Rafinha non vinca l'uno contro uno e serva in verticale Icardi, ma solitamente l'azione si sviluppa sulla fascia.
Per quanto riguarda i singoli, sia che la linea difensiva sia schierata a tre o a quattro, sarebbe ovviamente fondamentale il recupero di NKoulou nonostante le recenti buone prestazioni offerte da Bonifazi. Poi, c'è stato un po' di parapiglia intorno a Ljajic, ma lui è un giocatore che tecnicamente non si discute: anche quando sbaglia bisogna saperlo riprendere ma fondamentalmente deve essere responsabilizzato nel discorso tattico (ed è proprio questo il lavoro che sta svolgendo Mazzarri), e allora diventa una risorsa assoluta perchè può mettere in difficoltà chiunque nell'uno contro uno e servire Iago Falque e Belotti, che ha ripreso fiducia nelle sue qualità dopo questi tre gol al Crotone. La partita però, come detto, si giocherà fondamentalmente a centrocampo.
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