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Pirlo presenta Juventus-Torino: “Sarà una partita difficile, il Toro è una bella squadra”

TURIN, ITALY - DECEMBER 02: Head coach of Juventus Andrea Pirlo looks on during the UEFA Champions League Group G stage match between Juventus and Dynamo Kyiv at Allianz Stadium on December 02, 2020 in Turin, Italy. (Photo by Daniele Badolato - Juventus FC/Juventus FC via Getty Images)

Le parole / Il tecnico bianconero affronta le principali tematiche in vista della partita contro il Torino all'Allianz Stadium

Redazione Toro News

Andrea Pirlo, allenatore della Juventus, si è presentato in conferenza stampa alla vigilia della partita di campionato contro il Torino, sfida valida per la 10^ giornata di campionato. Il tecnico bianconero parla dalla sala conferenze dell’Allianz Stadium in vista del match contro il Torino di Marco Giampaolo. Si tratta del primo derby da allenatore per Pirlo, che però in maglia bianconera ne ha già giocati altri: "Partita a parte? Perché è il derby, è la nostra stracittadina. È una partita molto importante per le due tifoserie, ne ho fatto parte per parecchie volte. È sempre un ricordo indelebile e una partita bella da giocare. Si provano tante emozioni, speriamo di fare una bella gara".

Sulla condizione della Juventus dopo la Champions: "Arriviamo bene, cerchiamo di recuperare le forze dopo la partita dell'altra sera. Abbiamo avuto poco tempo per recuperare. Cerchiamo di fare una gara seria per continuare a fare il nostro cammino". Poi continua parlando dell'assenza di Morata: "Cercheremo di riempire l'area con giocatori diversi. Con Alvaro magari eravamo più presenti, mentre con chi giocherà domani cercheremo di arrivarci in altro modo. Ma l'area è da riempire, i gol arrivano da lì".

Sul Torino: "E' una buona squadra, costruita bene da un ottimo allenatore. Ultimamente ha cambiato il modo di giocare, ha sempre avuto un calcio propositivo con giocatori bravi in ogni reparto. Sarà una partita difficile da giocare, non solo perché è un derby, ma perché è una buona squadra". Poi il tecnico ricorda anche il gol segnato all'ultimo secondo: "Una grandissima emozione, eravamo in 10, erano gli ultimi secondi della partita e riuscire a vincerla in quel modo, segnando da fuori area, è stata una bella emozione".

Poi continua parlando dei singoli. Il primo su cui si sofferma è Chiesa:"Chiedo tante cose a Federico e le sta facendo bene. È un bravissimo ragazzo e un grande giocatore. Non è facile arrivare dalla Fiorentina alla Juventus, soprattutto con tutte le polemiche che ci sono state. È arrivato con tanto peso addosso, ci è voluto un po' di tempo per adattarsi, per prendere spazi e tempi. Ora sta crescendo, ha bisogno di trovare il gol per sbloccarsi mentalmente. Gli chiedo di andare in area quando l'azione si sviluppa dalla parte opposta, lui deve cercare di concludere l'azione". Poi continua parlando di Dragusin e dei giovani: "I giovani giocano perché la Juve ha costruito anche la seconda squadra per attingere da quello. Una mossa societaria per far crescere tutto il movimento dei giovani, così diventa più facile per un allenatore farli giocare. Poi fa sempre fare bella figura, a loro ma anche al club. Dragusin è un giocatore fisicamente fortissimo, ha 18 anni e deve crescere molto sul piano tecnico, ma allenandosi tutti i giorni con grandi campioni avrà tempo per farlo". In conclusione parla anche delle condizioni di Alex Sandro: "L'altra sera ha fatto una grande partita, molto meglio rispetto agli ungheresi. Ha bisogno di tempo per ritrovare la forma migliore. É stato fuori due mesi e mezzo e non è facile tornare al 100%, ma è sulla buona strada".