Era piaciuto già molto contro il Lecce, per la sua capacità di tornare ad aiutare i compagni a sviluppare il gioco, facendosi trovare sempre smarcato. È piaciuto altrettanto nella partita di Reggio Calabria dove è anche riuscito a segnare un gol di splendida fattura, ma, a dire il vero, anche un po’ fortunoso. Nick Amoruso ha portato quel pizzico di esperienza in più e quella sua classe limpida e genuina che avrebbe meritato altre fortune in carriera, considerati soprattutto gli oltre 100 gol segnati in A senza aver mai potuto indossare la maglia della nazionale. Si dimostra in ogni allenamento e ogni gara un professionista esemplare, da quando è arrivato alla corte di De Biasi si è subito fatto carico di squadra è compagni, divenendo un leader indiscusso in campo. E contro gli amaranto si è capito perfettamente: migliore in campo per i granata, ha lottato e corso come un umile gregario, aiutando i compagni e segnando un gol. Tutto questo condito da una qualità tecnica sopraffina e l’intelligenza tattica di chi conosce bene certe partite. Il mister al 30’ ha deciso che fosse inutile sbilanciarsi ancora con tre punte e ha inserito Barone per dare maggiore sostanza al centrocampo e magari provare qualche ripartenza, ma fino a quel momento, fino alla sostituzione, era stato il numero 11 a trascinare i compagni. Sono d’accordo anche i quasi 2 mila votanti del nostro sondaggio, che chiedeva chi fosse stato il migliore contro la Reggina. Per il 38%, con 759 voti a favore, è stato proprio lui ad aggiudicarsi il premio grazie alla buone cose mostrate nell’ultima partita, seguito da Pratali e Sereni. Per il difensore si tratta di un’altra partita positiva, mentre per il portierone non è più una novità entrare in questa classifica. La vera domanda da porsi è: quando se ne accorgerà la nazionale?
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