"Gentile Redazione,sono un tifosissimo granata ed ho visto la partita in TV sul canale 56 dal Venezuela, dove attualmente mi trovo per lavoro, e vorrei esprimere il mio dissenso sull'articolo di Toronews "Partitaccia Toro". Non sono d'accordo sulla "Partitaccia" poiche`abbiamo assistito ad una eccellente prova difensiva, con alcune ripartenze che potevano far male se solo in avanti avessimo almeno un "campione". Le partite non si vincono ai punti, si vincono con i gol e, sfido chiunque a dire che se la sestina arbitrale non si fosse inventato "quel" rigore, come sarebbe andatra a finire la gara. Io penso minimo sarebbe finita 0-0 e chissà che...
mondo granata
Analisi rispettabili e maleducati senza bandiera
Gentile Redazione,
sono un tifosissimo granata ed ho visto la partita in TV sul canale 56 dal Venezuela, dove attualmente mi trovo per lavoro, e vorrei esprimere il mio dissenso sull'articolo di Toronews...
Osvaldo da Valencia (Venezuela)
Gentile Osvaldo,
il tuo è un punto di vista e come tale lo rispetto proprio perchè il mio è leggermente diverso. E rispetto pure la tua analisi sui meriti difensivi del Toro e sul dissenso rispetto al nostro titolo del pezzo di fine partita. Io, invece, mi pento, nella concitazione del post-partita, di non aver notato immediatamente - ma solo pochi minuti dopo - la rettifica del titolo da parte della Redazione. Il titolo era forte ed incisivo, ne convengo, ma assolutamente condivisibile ed in buonafede e mi scuso con tutti i veri tifosi granata per la rettifica. Una mancanza con intenzioni positive.
Il calcio che amiamo noi è quello del campo. Delle traverse, dei pali e financo delle discussioni su Calvarese e su un rigore che fa imbestialire pure il granata più posato. Chi non amiamo, invece, è chi utilizza il calcio come strumento distruttivo, di litigio, magari per sfogare le frustrazioni della propria deludente vita quotidiana e tediare gli altri tifosi. Maleducati senza bandiera, cialtroni sputasentenze, sempre pronti ad etichettare gli altri. In un amen pronti ad affibiarti la patente di "gobbo" se l'accento è critico o di "filosocietario" se il verbo è positivo ed entusiasta. Personaggi ai quali basterebbe semplicemente guardarsi allo specchio per capire veramente cosa non va nel mondo.
Luca Sgarbi
(foto Dreosti)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Gentile Redazione,
sono un tifosissimo granata ed ho visto la partita in TV sul canale 56 dal Venezuela, dove attualmente mi trovo per lavoro, e vorrei esprimere il mio dissenso sull'articolo di Toronews...
Osvaldo da Valencia (Venezuela)
Gentile Osvaldo,
il tuo è un punto di vista e come tale lo rispetto proprio perchè il mio è leggermente diverso. E rispetto pure la tua analisi sui meriti difensivi del Toro e sul dissenso rispetto al nostro titolo del pezzo di fine partita. Io, invece, mi pento, nella concitazione del post-partita, di non aver notato immediatamente - ma solo pochi minuti dopo - la rettifica del titolo da parte della Redazione. Il titolo era forte ed incisivo, ne convengo, ma assolutamente condivisibile ed in buonafede e mi scuso con tutti i veri tifosi granata per la rettifica. Una mancanza con intenzioni positive.
Il calcio che amiamo noi è quello del campo. Delle traverse, dei pali e financo delle discussioni su Calvarese e su un rigore che fa imbestialire pure il granata più posato. Chi non amiamo, invece, è chi utilizza il calcio come strumento distruttivo, di litigio, magari per sfogare le frustrazioni della propria deludente vita quotidiana e tediare gli altri tifosi. Maleducati senza bandiera, cialtroni sputasentenze, sempre pronti ad etichettare gli altri. In un amen pronti ad affibiarti la patente di "gobbo" se l'accento è critico o di "filosocietario" se il verbo è positivo ed entusiasta. Personaggi ai quali basterebbe semplicemente guardarsi allo specchio per capire veramente cosa non va nel mondo.
Luca Sgarbi
(foto Dreosti)
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