mondo granata

Auguri a Fabbrini, “campione” vero

Tutto fuorché un divo: non è tanto un problema di qualità, quanto di mentalità, ed Andrea Fabbrini ha smentito ogni luogo comune sul calciatore frivolo ed interessato unicamente ad...

Diego Fornero

"Il "Fabbro" è un lavoratore nato, un tipo tosto, uno che al grande calcio ci è arrivato, udite udite, dal dilettanti del Pinerolo, per arrivare tra i professionisti solo a 22 anni. Attaccante classe '74, nel '96 passa alla Pro Vercelli in C2 nel '96, segna 18 goal in 64 partite mettendosi in mostra e meritandosi il salto di categoria. Nel '99, a 23 anni, "vola" al Crotone, allora in C1, dove gioca titolare e mette a segno 8 goal. Il ragazzo ha grinta, piace, e si trasferisce in un'ambiziosa formazione di categoria: il Modena.

"Modena è la svolta per "Fabbro", nel 2001 centra coi canarini la promozione in cadetteria, nel 2002 addirittura... in Serie A. Nella massima serie accumula 21 presenze ed un goal. Quello è un Modena da sogno, si salva ed arriva dodicesimo in Serie A e vuole confermare la categoria nella stagione successiva con l'innesto di qualche "campione". Per "Fabbro" è giunto il momento di coronare un sogno, quello... della maglia granata.

"Paradossalmente, per farlo scende di categoria: il Modena guarda il Toro dall'alto, sono i granata ad essere in Serie B nel 2003/2004: il "Toro di Pinerolo", come viene immediatamente soprannominato, accumula 42 gettoni di presenza, ovvero dalla prima all'ultima, conditi da 7 goal. Non basteranno al Torino per riprendersi la Serie A, in una stagione disastrosa, nella quale i granata di Ezio Rossi arrivano addirittura dodicesimi. Ma la gente granata apprezza Fabbrini per l'abnegazione con la quale è sceso in campo tutte le sacrosante partite, non facendo mai mancare il suo impegno. A fine stagione, però, è di nuovo addio: il Modena retrocede ed il Fabbro torna tra i canarini.

"In Serie B nel 2004/2005 mette insieme altre 35 presenze, con 5 goal, ma stavolta non bastano alla squadra, travolta anche dallo scandalo Calciopoli, per tornare nella massima serie, la stagione successiva va a Vicenza, 24 presenze e due goal, ma gli anni passano e per "Fabbro" è il momento di salutare il grande calcio. Attenzione, però, non certo di salutare IL calcio, quello dal quale proveniva: così, ecco il momento della C2, prima Cuneo, poi il Canavese di Massimo Bava, e la Pro Vercelli. Nel 2009 tenta l'avventura in Serie D, con l'ambiziosissimo Rivoli, che aveva allestito una squadra di lusso per la categoria. Come molti sanno, quel sogno durò poco: a gennaio 2010, "Fabbro" va a Chieri, sempre in D, poi al Venaria, in Promozione.

"E' la fine della carriera da calciatore, ma l'inizio di quella da dirigente: prima direttore tecnico dei dilettanti del San Francesco Venaria, poi... la chiamata del Torino, nuovo Responsabile dello scouting per il settore giovanile, scelto da un Massimo Bava che lo conosce molto bene. Anche in questo caso, "Fabbro" arriva dal basso, ma per chi l'ha visto all'opera è eccezionale vedere la passione di un ragazzone come lui tra i bambini della scuola calcio ed i ragazzi delle giovanili, tra provini, selezioni, visite alle svariate scuole calcio sul territorio soprattutto piemontese.

"Un "Campione", forse non in campo secondo gli standard che siamo soliti usare, ma sicuramente fuori. Un campione "vero", dunque patrimonio importante per il Toro, non solo inteso come società, ma come ambiente e come... grande famiglia. Un "campione" che oggi compie 39 anni, auguri "Fabbro"... e ancora, bentornato a casa!