"Passione, competenza, simpatia e tanti aneddoti interessanti. Maria Giulia Castelli in Cairo, la mamma del presidente granata, ci ha raccontato in esclusiva cos’è il Toro per lei, com’è nata la fede granata, quali sono i giocatori di ieri e di oggi che l’hanno emozionata di più e come tale passione è stata tramandata al figlio Urbano. Scopriamo così la forte ammirazione per Pulici, i retroscena del periodo in cui l’imprenditore alessandrino ha rilevato la società granata dopo il fallimento e la fiducia verso tecnico e giocatori della rosa attuale.
mondo granata
Il Toro visto con gli occhi di Mamma Cairo
E' in edicola il nuovo numero di Tutto Toro Magazine, il mensile rigorosameente vietato alle Vecchie Signore. Tra i tanti ed interessanti argomenti trattati spiccano tre interviste esclusive: a due protagonisti...
"Maria Giulia Cairo, ci racconta come è diventata tifosa del Toro?Certo. Abitavo a Milano e quando avevo 9 o 10 anni ascoltavo ammirata le gesta del Grande Torino, una squadra indimenticabile. Così non sono diventata né interista né milanista ma granata. Quando vincevamo mi mettevo un berrettino di carta del Toro per festeggiare. Negli anni sono sempre rimasta fedele, anche dopo la tragedia di Superga.
"C’è un episodio particolare di quel periodo che vuole ricordare?Sì, era il 1949 e giocammo contro il Milan perdendo per 7-1. Tornai a casa piangendo ma ero convinta che la mia fede sarebbe rimasta sempre tale. Chi ama davvero la maglia sa cosa vuol dire Vecchio Cuore Granata: non è retorica. Mia cugina Maria Antonietta Castelli, tifosissima ed abbonata da trent’anni dice sempre: ‘E’ il Toro che ti sceglie!’. Ha ragione.
"C’è un giocatore della storia granata, Grande Torino a parte, al quale è particolarmente affezionata?Ammiravo parecchio Pulici. Andavo a vederlo allo stadio nel periodo dello scudetto e ricordo che tutta la gente impazziva per lui gridando: ‘Pupi gol! Pupi gol!’. In campo mostrava grande forza, irruenza, voglia di fare. Certo, ho amato anche Meroni, Ferrini ed Agroppi (ascolto sempre volentieri i suoi commenti da opinionista). Non così Graziani che ha senz’altro fatto cose importantissime per il Toro ma Pupi mi sembrava più semplice. Un vero idolo, un grande. Mi piacciono questi centravanti di grande impeto. Stellone poteva esserlo ma è stato frenato dai tanti guai fisici a partire dalla pubalgia. Io gli mandavo messaggi per spronarlo.
"Qualcuno vorrebbe rivedere Pulici in società. Lei cosa pensa a riguardo?Non mi dispiacerebbe per nulla vederlo in società. E’ un intenditore, una persona semplice e vera. Credo che potrebbe dare buoni consigli. Parlo così perché sono trascinata dalla mia ammirazione per le sue qualità. Ha sempre avuto una forza di volontà ferrea, caratteristica in grado di farti diventare da buono ad eccellente. Poi, ovviamente, le decisioni le deve prendere Urbano e qualunque cosa scelga sono convinta sarà ben fatta.
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