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ItalToro, che orgoglio per i Granata

Una grande Italia sperimentale ha reso onore all’azzurro nel Trofeo G. Facchetti giocato a Pesaro; sperimentale perché il Calcio Disabili in Italia è una disciplina ancora poco diffusa sul territorio e la creazione della...

Matteo Baricco

Una grande Italia sperimentale ha reso onore all’azzurro nel Trofeo G. Facchetti giocato a Pesaro; sperimentale perché il Calcio Disabili in Italia è una disciplina ancora poco diffusa sul territorio e la creazione della nazionale è una storia recente, che dopo quest’ avventura non stenterà a ricevere maggiore attenzione. I colossi dell’Ucraina, Campioni del Mondo uscenti e della Russia, ultimi Campioni Olimpici, sono ben lontani per organizzazione e strutture: i giocatori sono Professionisti che guadagnano fino a 10.000€ al mese (più eventuali premi) e giocano, allenandosi quotidianamente, un campionato interno che garantisce loro un’abitudine a schemi e partite. Discorso a parte per la Cina, sperimentale anch’essa, ma con ottime possibilità di successo internazionale, vista la rete che si sta mettendo in campo nel paese asiatico. E l’Italia? L’Italia, formata per intero dal Torino FD, ha giocato un Torneo con grinta e coraggio, dove la sfida tra una squadra di Club (il Toro appunto) e Nazioni intere ha strappato applausi da tutti i partecipanti.

ITALIA UCRAINA 2 -3 – la partita è giocata a ritmi elevatissimi, mostrando un gioco gagliardo da entrambe le parti: l’Italia passa in vantaggio con Soldatenkov sotto lo stupore del pubblico, che vede una Nazionale ancora sperimentale mettere sotto i Campioni del Mondo. La reazione d’orgoglio dell’Ucraina non tarda ad arrivare e gli azzurri sono costretti a subire un lungo assedio che solo un Bertola in splendida forma è in grado di contenere. Le mura difensive cedono, però, a due attacchi particolarmente vigorosi, che portano l’ucraina prima in parità e poi in vantaggio, chiudendo il primo tempo con il risultato di 2 a 1. Il secondo tempo non tarda a decollare e vede l’Italia intenzionata a pareggiare: ancora Soldatankov insacca al 10°, riportando il risultato in parità. L’Ucraina non vuole perdere e sfodera tutte le armi a sua disposizione, finché, un gran tiro dalla distanza, non trafigge la porta di un incolpevole Bertola. L’ingresso di Braglia non riesce a riportare gli azzurri al pareggio, nonostante un ottimo finale e delle bellissime azioni concluse di poco a lato.

ITALIA CINA 8 – 1 - La Cina può considerarsi alla stesso livello sperimentale dell’Italia e non al livello delle Superpotenze partecipanti. Gli azzurri, però, hanno dimostrato di essere all’altezza dei più grandi, nonostante la giovane età del calcio disabili in Italia e la vittoria contro gli asiatici ne è la dimostrazione. La partita, dominata, dimostra in campo un dislivello tecnico notevole che vede chiudersi il primo tempo con il risultato di 4 a 0. Nulla cambia nella ripresa, dove il margine è dilagato fino a raggiungere gli 8 goals. Da segnalare la doppietta di Soldatenkov e di Braglia.

RUSSIA ITALIA 8 – 1 - Dopo i miracoli fatti contro l’Ucraina, l’Italia si scontra contro una squadra di altissimo livello, venendo irrimediabilmente sconfitta. Onore ai Russi che dimostrano di possedere un gioco invidiabile e una potenza fisica devastante, ma il risultato resta bugiardo, in quanto figlio della tensione e dell’emozione: perdere è giusto, ma non con questo divario. Michele Daniele, uscito per una medicazione, lascia la squadra in inferiorità numerica, concedendo un’opportunità che la Russia sfrutta da vera professionista: affondo e vantaggio. L’Italia perde progressivamente la concentrazione sul match, venendo piano piano stretta nella morsa dei russi, che portano il divario ad una distanza eccessiva rispetto all’impegno messo in campo dagli azzurri. Una buona reazione si è vista con il goal del 5 a 1 dove Soldatenkov scambia al volo con Braglia e insacca nella rete un pallone ricevendo gli applausi di tutto lo Stadio

SODDISFAZIONE – lo staff italiano che ha deciso di convocare in azzurro tutto il Torino FD è rimasto colpito dalla dedizione che i ragazzi hanno messo in ogni singola gara, raggiungendo un risultato che fa ben sperare per il futuro del Calcio Disabili. Questa è la vittoria che i ragazzi guidati da Mister Barucco hanno conquistato: l’aver dato ad una nazione la speranza di creare un team forte e vincente in campo internazionale, il che consegue maggior interesse nei confronti della disciplina, più investimenti e quindi aiuti concreti a persone disabili.

In un modo o nell’altro il Torino FD riesce sempre a riempire d’orgoglio i Cuori Granata, ma, dopo questa avventura, ha tinto di azzurro la soddisfazione dell’Italia intera.