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La sparizione di Simone Verdi

Noto con molto dispiacere che anche nei vostri articoli è sparito il nome di Simone Verdì. Non lo considerate più nemmeno voi della redazione. Quando si parla di...

Luca Sgarbi

Noto con molto dispiacere che anche nei vostri articoli è sparito il nome di Simone Verdì. Non lo considerate più nemmeno voi della www. Quando si parla di chi sarà schierato sulle fasce nel prossimo incontro si parla di Cerci, Stevanovic, Santana...e basta! Eppure Verdi sarebbe il quarto giocatore ufficiale di fascia del Torino. Ci rimango male anche perchè già mister Ventura sembra se ne sia dimenticato, eppure credo sia stato lui a volerlo trattenere al Toro, ora anche voi non lo nominate nemmeno più! Mi potete dare una spiegazione? Magari ditemi anche cosa ne pensate della gestione di Simone Verdi da parte di Ventura &. C.

Grazie e saluti. M.L.

Gentile M.,

la sparizione di Simone Verdi - o non valorizzazione - è senz'altro una delle poche note non liete di una stagione iniziata con parecchi dubbi (tra questi, di certo, non Giampiero Ventura) e proseguita con prestazioni che variano dal discreto al fantastico. Peccato, soprattutto per un ragazzo la cui occasione arriverà, prima o poi, ma che dovrebbe giocare con più continuità. Si parla di un classe 1992, ma anche della serie A, palcoscenico che richiede molte certezze. Specie per chi, come il Toro e mister libidine, non può permettersi di fallire. Cerci, Santana, Stevanovic, ma anche eventualmente Sansone, danno più garanzie del talento scuola Milan. Il retroscena di fine mercato racconta di un interessamento fortissimo del Pescara col direttore sportivo Delli Carri che avrebbe fatto (molto) più di un sondaggio per lui. Per esigenze di lunghezza del roster gli è stata data una chance. Il rischio forte - per lui più che per il Toro - è di vederlo solo nei Como-Torino. Farsi trovare pronto è consigliabile, ma le porte della titolarità sono ben chiuse. Visti i risultati, difficile porre il quesito a Ventura. L'idea personale è che Verdi sarebbe dovuto approdare in un lido diverso, magari Pescara. A Torino qualche occasione arriverà, ma meno che altrove.

Luca Sgarbi

(foto Dreosti)