Giaveno è una splendida cittadina del Val Susa, famosa per i funghi e per il bel clima: da oggi è conosciuta anche per essere una roccaforte granata.
mondo granata
‘Ma cos’era mai questo Toro’
Giaveno è una splendida cittadina del Val Susa, famosa per i funghi e per il bel clima: da oggi è conosciuta anche per essere una roccaforte granata.
Pochi giorni fa, in occasione del premio Premio Giovanni Graglia, si...
Pochi giorni fa, in occasione del premio Premio Giovanni Graglia, si è replicato lo spettacolo “Ma cos’era mai questo Toro” di Sabrina Gonzatto autrice e vincitrice dell’ambito premio.
L’evento è stato accompagnato da alcune canzoni di Cesare Carbonari, Vincenzo Torelli ed Ermanno Eandi, condotto magistralmente da Carlo Testa, che con la sua simpatia ha animato la serata.
Importante la presenza di A.Cu.To (Associazione Cuore Toro), nata per fare del bene nel nome della fede granata, alla quale è stato destinato parte dell’incasso.
“A.Cu.To è un atto d’amore verso gli altri - dice Antonio Bertolusso, il Presidente – soprattutto per i meno abbienti, ma in particolare si prodiga per i bambini aiutando tre case-famiglia a Torino e una a Pinerolo. Siamo nati due anni fa, abbiamo donato tanti sorrisi a tanti bambini”.
Adesso parliamo con i protagonisti della serata, Giulio Graglia, ideatore del premio, creato per mantenere viva la memoria di suo padre, grande uomo di cultura e di spettacolo: “Mio padre a Giaveno è stata un’anima per lo sviluppo sociale, si è dedicato molto al teatro e lo vogliamo ricordare con questo spettacolo e con un premio letterario in la collaborazione con l’Associazione Lingua Doc e la città di Giaveno”. La parola passa a Sabrina Gonzatto, vincitrice del premio: “Non ci credo ancora! È una grande favola. Ringrazio tutti coloro che hanno creduto nel mio libro. Una fiaba legata a mio papà e al Toro. Io ho un rapporto molto stretto con i miei famigliari, nonostante non li veda spesso, il mio testo è fatto di piccole cose, amori minimi, che, però, fanno grande la vita. Il connubio tra fede granata ed editoria è da sempre dimostrato, il Toro ha un numeroso stuolo di scrittori al suo seguito e i tifosi leggono moltissimo, il mio libro è un sorriso in più nella loro biblioteca”.
Infine parliamo con Riccardo Forte, l’attore, che non ama il calcio e non è granata, ma replica dopo replica incomincia a cambiare idea: “Il testo è molto bello da recitare, perché ci sono tutti i registri possibili, l’amore per la figlia, l’amore per la città e soprattutto con la squadra del Toro: per un attore è un invito a nozze. Non ho potuto fare a meno che innamorarmi della storia di questa squadra, non sono un tifoso, ma il Toro ha una storia straordinaria, con dei momenti incredibili, quasi esoterici. Sono contento che il Toro sia finalmente in serie A, probabilmente lo spettacolo porta fortuna”.
Ospiti della serata l’onorevole Giorgio Merlo, l’onorevole Osvaldo Napoli e il Sindaco di Giaveno Daniela Ruffino.
Lo spettacolo ha inizio, la voce dell’attore e i filmati del Toro che fu, commuovono gli spettatori, l’avvincente piece diverte e coinvolge, alla fine cala il sipario, ma lo spettacolo continua nei cuori della gente che ama l’arte, vuole aiutare gli altri grazie ad A.Cu.To. e ha il coraggio di vivere libera in un mondo grigio ed egoista degli uomini lontani dal palcoscenico della felicità.
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