Un migliaio di persone. Forse più. Tanti erano i presenti questa mattina al Cimitero Monumentale di Torino per l’inaugurazione del monumento dedicato agli Invincibili. 'Si è rimediato a una lacuna di 56 anni', come ha detto un Gigi Gabetto visibilmente commosso. Lui, figlio dell’attaccante del Grande Torino, assieme a Franco Ossola, alla vedova Maroso, a Susanna Egri, alla nipote di Ferruccio Novo, a tanti ex giocatori granata (da Tomà a Salvadori, da Rampanti a Cereser, solo per citarne alcuni).C’era una delegazione del Toro di oggi, guidata dall’addetto stampa Barile. C’era l’assessore Tom De Alessandri, c’era soprattutto il sindaco Chiamparino, che ha difeso con forza la scelta di contribuire al salvataggio estivo del Toro e quella di spostare alla zona del Comunale e del Filadelfia il corso Grande Torino oggi nell’area del Delle Alpi. Poi c’è stata la benedizione del Monumento, mentre la banda dei Vigili Urbani suonava l’inno di Mameli, in un clima di crescente emozione.A 56 anni di distanza, chi vorrà recarsi in preghiera al Cimitero potrà rivolgere anche un pensiero al Grande Torino, fermandosi di fronte all’opera che ricorda un simbolo che ha portato con orgoglio nel mondo il nome della città di Torino.
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Per ricordare gli Invincibili
Un migliaio di persone. Forse più. Tanti erano i presenti questa mattina al Cimitero Monumentale di Torino per l’inaugurazione del monumento dedicato agli Invincibili. 'Si è rimediato a una lacuna di 56 anni', come...
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