Eh sì, chi tifa Toro non si annoia mai. Come su un virtuale otto volante, i tifosi sono passati dalla disfatta col Verona alla partita di tennis col Gubbio, passando per l'indecifrabile (e per molti indigesto) pareggio di Castellammare. Ma il calcio è bello perché imprevedibile, lo ripetiamo spesso dalle pagine virtuali di questa rubrica. Imprevedibile e tremendamente emozionante. Ecco perché non dimenticheremo facilmente il sabato perfetto del 6-0 al Gubbio. Un Gubbio timoroso e spaesato, tanto che viene da chiedersi come abbia potuto vincere all'andata. Ma alla fine si torna sempre al solito punto: il calcio non si può catalogare e definire con semplici procedimenti logici. Chi ci ha provato è sempre stato smentito dai fatti.Il Toro, si diceva. Un Toro quasi esagerato, irriconoscibile per come sia riuscito ad ammaestrare la sorte. In (molte) altre occasioni, il tiro di Bianchi che dopo caparbia azione del nostro si è tramutato nel vantaggio granata, dopo essere carambolato morbidamente sul palo sarebbe finito fuori, o magari tra le gambe di un lungagnone eugubino. Stavolta no.Stavolta ha prevalso la voglia, la forza, l'ancestrale desiderio di gol del bomber.In altre occasioni una sforbiciata al volo sarebbe finita tra le braccia di uno spettatore. Stavolta no. Stavolta doveva essere tutto perfetto. Applausi a Bianchi, finalmente a segno anche davanti al suo pubblico.In altre occasioni un giocatore accolto dai fischi non sarebbe riuscito ad esprimere il suo potenziale.Stavolta no. Stavolta sono bastati settanta secondi per trasformare i fischi in applausi. Complimenti a Pasquato, che ha dimostrato un talento ed un carattere da fuoriclasse. In altre occasioni il rientro dopo un grave infortunio patito 190 giorni prima, avrebbe dato vita ad una prova scialba e incolore. Stavolta no. Stavolta il ritorno è stato scoppiettante, da migliore in campo, e il Toro si ritrova l'esterno giusto nel momento giusto. Complimenti a Guberti, che ha messo in mostra doti importanti, utili per far fare il salto di qualità al Toro. Nessuna incertezza, dunque. Il Toro scaccia via i fantasmi e dopo una sbornia di gol si ritrova in fuga. Che sia quella buona?
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Toro 6 grande
Eh sì, chi tifa Toro non si annoia mai.
Giacomo Serafinelli
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