Uccidi il Mostro

“Ancora tu? Ma non dovevamo vederci più?”. Così mi hai detto di esserti rivolto a lui, al Mostro, quando hai saputo che si era tanto affezionato a te da non volerti lasciare. Peccato che il sentimento, da parte tua, non sia assolutamente ricambiato.Mi é crollato il mondo addosso, un mese fa, quando mi hai messo a parte di quella notizia terribile; nulla in confronto a quanto sarà sicuramente crollato addosso a te, quando l'hai saputo, e sicuramente é successo lo stesso a tutti quando, ieri, l'hai reso pubblico. A tutti coloro che ti vogliono bene. Cioé a tutti.Perché tutti te ne vogliono, Emiliano, lo sai; sai di essere amato dai tifosi delle squadre cui hai dato tanto, perché sono poche, quelle squadre: tu appartieni ad un altro mondo rispetto a quello degli Ibrahimovic o anche solo dei Capello, tu pensi che sia impossibile amare una cosa e poi amare anche il suo opposto, tu pensi che si debba scegliere. Hai scelto; così facendo, non sei entrato in quel mondo dove piace vincere facile, dove arrivano i successi a prescindere dall'uomo che sta seduto in panchina (anzi, in piedi davanti alla panchina). Ma sei entrato nei cuori, e -a differenza degli Ibrahimovic o anche solo dei Capello- ci sei rimasto e ci rimarrai.Il Mostro é tornato e ti vuole, ma forse non ha capito quanto é dura la sfida che ha deciso di lanciare, quanto é coriacea la preda che ha selezionato. Parlandoti, tu ci scherzi anche su, sul fatto di essere “dimagrito” quando la prima volta pensavi di averlo eliminato, e così via; sorridi, quando leggi i messaggi di affetto che ti arrivano, quando guardi le sedie alzate dai tifosi che ti abbiamo portato, la bimba con gli occhi che ridono e l'anziano commosso, e tutti gli altri.Noi pensiamo che ce la farai. Ne siamo sicuri. Già la tua forza sarebbe sufficiente per ucciderlo ancora una volta, il Mostro; in più, hai tutta quella che cercano di trasmetterti i cuori di tante persone, che ti conoscano o meno. E sono cuori granata, mica poco. Come lo é il tuo, Emiliano.