mondo granata

Un’allegra serata con Petrachi, Ferri, Bianchi

di Edoardo Blandino

 

Mangiare bene e chiacchierare tra pochi amici in un’atmosfera quasi familiare a San Zeno, una frazione di Agliano Terme, insieme a Petrachi, Ferri, Bianchi e...

Edoardo Blandino

di Edoardo Blandino

"Mangiare bene e chiacchierare tra pochi amici in un’atmosfera quasi familiare a San Zeno, una frazione di Agliano Terme, insieme a Petrachi, Ferri, Bianchi e l’avv. Trombetta. Ecco come si può riassumere la serata di ieri sera presso la casa di Giuseppe Gerbi, presidente del Torino Club Asti. L’occasione è presto detta: erano state messe in palio 120 bottiglie di vino dell’Azienda Agricola Alessandro per il miglior goleador di questa stagione. In realtà, il risultato era quasi scontato, perché l’unico vero bomber granata è il capitano. Ma incontrare una rappresentanza granata fa sempre piacere. Mentre si parla e si scherza, si può fare un grosso in bocca al lupo o ascoltare curiosi aneddoti di ex calciatori, come quello raccontato da Petrachi: «Quando giocavo nel Perugia di Gaucci, perdemmo per 2-1 all’ultimo minuto e per episodi particolari, una partita che avevamo dominato a Torino contro la Juventus. Il presidente era talmente furibondo che ci mandò tutti in ritiro punitivo: dopo la partita salimmo in autobus e filammo dritti a Gubbio in un hotel 2 stelle. Arrivammo alle 4 di mattina senza neppure poter passare a cambiarci». Ma i racconti non sono l’unico momento piacevole. Durante la cena viene anche lanciata anche una sfida: al termine del campionato Giacomo Ferri e Mario Cacciolatto, presidente del Toro Club Nichelino ‘Giorgio Ferrini’, circolo che ha collaborato per la realizzazione di questa splendida serata insieme all'avv. Trombetta, si affronteranno in una gara di bicicletta. Il giudice, autoproclamatosi tale per la curiosità di vedere come finirà la gara, sarà Rolando Bianchi.

"Dopo la deliziosa cena, tra un aneddoto e una sfida, c’è anche il tempo per visitare le cantine dove il vino viene prodotto. Terminato il giro, vengono consegnate a Bianchi tutte le casse. Ce ne sono talmente tante che il bagagliaio della macchina fatica a chiudersi. Ma il premio è decisamente ben meritato. Si tratta di un vino speciale, come ci spiega Giuseppe Gerbi: «Questo è un Barbera particolare, completamente biologico a cui è stata applicata un’etichetta particolare: c’è la sua immagine sopra (NdR quella di Bianchi)». Quando la serata volge al termine si può approfondire la storia del Toro Club Asti, nato 49 anni fa nel 1961. È stato fondato da quattro amici ed inizialmente ci si riuniva in occasione delle partite. Adesso, per ogni match, si organizza un pullman verso Torino. Ma ultimamente non c’è più quel grande entusiasmo di una volta. Lo dice Gerbi con un po’ di rammarico: «Siamo arrivato ad avere 1000 iscritti nei tempi d’oro. Asti, però, è una città particolare, se non ci sono risultati non c’è grande affetto». I tempi d’oro, in effetti, sono lontani: in occasione delle ultime partite contro Real Madrid e Ajax addirittura si erano prenotati 23 autobus. Oggi, però, il Toro Club Asti non è più l’unico in città e gli iscritti si dividono fra i numerosi altri circoli sparsi in giro. La speranza è che i granata possano tornare in Serie A, per far avvicinare nuovamente tante persone a questa fantastica squadra.

"(Foto: M. Dreosti)