“Non chiamatela restaurazione, però: non lo è e non lo diventerà mai. Perché ci può essere un cambiamento, anche una rivoluzione, pur attualizzando l’impianto di gioco di un’epoca vicinissima. Il 3-5-2 che Marco Giampaolo sta introducendo in questo Toro ha conoscenze e prerogative del tutto differenti dalle abitudini tattiche del passato. Non sarà mai la stessa cosa, non può esserlo quasi per principio, e in questo non vi è alcun giudizio di merito rispetto a quello che è stato. È semplicemente l’autoscatto di un fenomeno. Si potrà però definirla una svolta, anche strutturale e per certi aspetti di filosofia, ma la stella polare resta la solita: raggiungere il risultato attraverso la bellezza del calcio”, analizza la Gazzetta dello Sport. L’articolo completo nel giornale oggi in edicola.
- Login o Registrazione