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Coronavirus, nuove restrizioni del Governo: attività ludiche all’aperto vietate

BUENOS AIRES, ARGENTINA - NOVEMBER 29: Prime Minister of Italy Giuseppe Conte gestures during a meeting between the president of Argentina and the Prime Minister of Italy ahead of Argentina G20 Leaders' Summit 2018 on November 29, 2018 in Buenos Aires, Argentina. (Photo by Ricardo Ceppi/Getty Images)

Emergenza / Altre restrizioni da parte dell'esecutivo Conte per contenere i contagi

Redazione Toro News

Ad un mese dall'individuazione del primo contagiato italiano nel Bel Paese, continua la lotta contro il tempo del Governo per cercare di contenere l'emergenza Coronavirus. L'esecutivo guidato da Giuseppe Conte ha emesso una nuova ordinanza, con misure più restrittive. Le nuove norme, che si sommano alle esistenti, sono valide dal 21 marzo al 25 marzo, quando scade il decreto che aveva imposto la stretta a tutti gli spostamenti e la chiusura di bar e negozi. E' vietato l'accesso del pubblico ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici, resta consentito svolgere individualmente attività motoria nei pressi della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona, non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all'aperto. Questa la spiegazione del Ministro dello Sport Spadafora: "Non abbiamo vietato del tutto l'attività fisica perché ci sono persone che ne hanno necessità per patologie particolari. L'appello è di evitare la corsetta mattutina o serale se non è necessaria per la salute. Ancora in queste ore ci arrivano testimonianze di atti di irresponsabilità e di assembramenti di persone. Tutti dobbiamo capire che è necessario qualche sacrificio. Dobbiamo fermarci tutti senza alcuna eccezione".

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ALTRE CHIUSURE - Chiusi gli esercizi alimentari nelle stazioni ferroviarie e stop agli spostamenti verso le seconde case nei giorni festivi. "Sono chiusi gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, posti all'interno delle stazioni ferroviarie e lacustri, nonché nelle aree di servizio e rifornimento carburante, con esclusione di quelli situati lungo le autostrade, che possono vendere solo prodotti da asporto da consumarsi al di fuori dei locali; restano aperti quelli siti negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro" si legge nell'ordinanza. E ancora: "Nei giorni festivi e prefestivi, nonché in quegli altri che immediatamente precedono o seguono tali giorni è vietato ogni spostamento verso abitazioni diverse da quella principale, comprese le seconde case utilizzate per vacanza".