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Covid-19, gli aggiornamenti del 19 aprile / Ancora in calo i malati in terapia intensiva, 433 i deceduti

Diretta TN / Gli aggiornamenti di giornata, dallo sport e non solo, sulla grave emergenza sanitaria che sta affrontando il nostro Paese

Redazione Toro News

"Di seguito i principali aggiornamenti di domenica 19 aprile sulla situazione del Covid-19 in Italia e all’estero, relativi al mondo dello sport e non solo.

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19.30 Il Piemonte costituirà una task force per la fase 2 della sanità, presieduta dall'ex ministro della Salute Ferruccio Fazio: si occuperà di analizzare le carenze strutturali del sistema sanitario piemontese. Lo ha spiegato il governatore Cirio.

18.07 Ecco i nuovi dati diffusi dalla protezione civile:

• Attualmente positivi: 108.257

• Deceduti: 23.660 (+433, +1,9%)

• Dimessi/Guariti: 47.055 (+2.128, +4,7%)

• Ricoverati in Terapia Intensiva: 2.635 (-98, -3,6%)

• Tamponi: 1.356.541 (+50.708)

Totale casi: 178.972 (+3.047, +1,7%)

17.40 Stando agli ultimi dati disponibili, oggi in Lombardia si registra un aumento di 855 contagiati da covid-19, sono 163 le vittime in più rispetto a ieri.

16.18 L'Olympique Marsiglia aprirà il suo centro di allenamento e formazione sito a la Commanderie (46 stanze) alle donne vittime di violenza domestica: una ventina di donne, alcune delle quali con figli, ha già potuto trovare riparo nella struttura.

15.43 Il numero uno della Lega Nazionale Dilettanti e vicepresidente vicario della FIGC, Cosimo Sibilia, ha precisato che non esiste nessun accordo circa "una sospensione definitiva del campionato di Serie C e, soprattutto ad un ipotizzato meccanismo di blocco di retrocessioni e di ripescaggi (oltre che di promozioni in Serie B e dal Campionato Nazionale di Serie D)".

14.57 I giocatori della Roma, Paulo Fonseca e il suo staff hanno deciso di loro iniziativa a rinunciare a 4 mesi di stipendio nell’attuale stagione per aiutare la Roma a superare la crisi economica che ha colpito il mondo del calcio dopo l’epidemia da coronavirus.

13.45 - In esclusiva per El Mundo ha parlato Berenguer, che ha raccontato di come procede il periodo di quarantena a Torino: "Adesso il calcio non conta più, è passato in secondo piano. Le cose più importanti ora sono la vita, le persone e coloro che rischiano la propria vita per salvare quella degli altri. Loro sono quelli che si meritano il meglio (QUI per le sue parole).

12.45 - Sull'argomento ripresa del campionato è intervenuto anche Roberto Mancini, ct della Nazionale, il quale ha spinto per un ritorno in campo: "Il calcio può dare gioia" le sue parole (QUI per l'intervista completa).

12.00 - Urbano Cairo, che nella giornata di ieri aveva ricevuto una lettera dal sindacato della Gazzetta dello Sport, ha risposto in mattinata alle critiche sulla sua gestione, dicendosi anche favorevole a una ripartenza del campionato (QUI per le sue parole).

11.20 - Sulla ripresa del campionato e sulle strutture delle società di A è intervenuto sulle colonne della Gazzetta dello Sport il professor Enrico Castellacci, presidente de Lamica, la libera associazione dei medici di calcio, ed ex medico della Nazionale: "Si richiedono venti cittadelle a parte, vere e proprie fortezze antivirus. Quante società possiedono dei centri sportivi con annesse foresterie per 40-50 persone? Perché non ci sono soltanto i giocatori, in isolamento dovranno restare coloro che con varie mansioni lavorano in una squadra (tecnici, fisioterapisti, magazzinieri, cuochi, camerieri, donne di servizio, ndr). Se ci si sistemerà in un albergo, il personale dell’hotel dovrà essere allontanato, i servizi dovranno essere garantiti dai dipendenti dei club. Il rischio zero comunque non esiste”.

10.50 - Il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, ha convocato un super-vertice in video-conferenza con tutto il mondo del calcio per discutere sul protocollo sanitario che ha ricevuto ieri da parte della Figc (QUI per saperne di più).

10.30 - Al Secolo XIX ha parlato Giovanni Malagò, presidente del CONI, che ha commentato così la volontà del mondo calcistico di chiudere sul campo la stagione: "Io non ho sollecitato nessuno. I presidenti federali mi hanno detto che avrebbero interrotto, è nei loro diritti. Il calcio invece ragiona diversamente. Sono il primo a riconoscere la specificità del calcio e il diritto/dovere di cercare ogni strada per chiudere la stagione. Ma non hanno mai pensato a un’alternativa. Non assegnare gli scudetti sarebbe un gesto etico importante? Non mi permetto di parlare di etica. Ma è palese il bisogno di lasciare un segnale, è un sentimento molto diffuso tra la gente".

9.45 - Alla Repubblica Massimo Cellino ha rivelato di essere positivo al coronavirus e torna all'attacco: "Perché parliamo ancora della ripresa del campionato?" (QUI per le sue parole).

9.30 - In un post su Facebook, intorno alla mezzanotte, il premier Giuseppe Conte ha aggiornato i cittadini sullo stato dei lavori del Governo in vista della fase 2: "Si è da poco conclusa la riunione della Cabina di regia tra Governo, Regioni ed enti locali durante la quale, con i ministri competenti, ho voluto aggiornare la delegazione di governatori, sindaci e presidenti di provincia sullo schema di lavoro per la ’fase due’ che l’Esecutivo sta portando avanti, coadiuvato dalla Task force di esperti e dal Comitato tecnico scientifico.

Gli effetti positivi di contenimento del virus e di mitigazione del contagio si iniziano a misurare, ma non sono ancora tali da consentire il venir meno degli obblighi attuali e l’abbassamento della soglia di attenzione.

Nel frattempo continua incessantemente il lavoro del Governo a un programma nazionale che possa consentire una ripresa di buona parte delle attività produttive in condizioni di massima sicurezza, che tenga sempre sotto controllo la curva epidemiologica e la capacità di reazione delle nostre strutture ospedaliere.

Anche i rappresentanti dei governi locali hanno espresso adesione al disegno dell’Esecutivo di adottare un piano nazionale contenente linee guida omogenee per tutte le Regioni, in modo da procedere, ragionevolmente il 4 maggio, a una ripresa delle attività produttive attualmente sospese, secondo un programma ben articolato, che contemperi la tutela della salute e le esigenze della produzione. Un piano così strutturato dovrebbe garantirci condizioni di massima sicurezza nei luoghi di lavoro e sui mezzi di trasporto.

Dovremo proseguire nel confronto con tutte le parti sociali e le associazioni di categoria per ribadire la comune volontà di rafforzare il protocollo di sicurezza nei luoghi di lavoro, già approvato lo scorso mese di marzo, e di continuare sulla strada del potenziamento dello smart working.

Sul fronte delle misure di tutela della salute, il Governo continua a lavorare per implementare i Covid hospital, l’assistenza territoriale e usare al meglio le applicazioni tecnologiche e i test per riuscire a rendere sempre più efficiente la strategia di prevenzione e di controllo del contagio".

Bentrovati amici di Toro News: in questo articolo troverete tutti gli aggiornamenti, minuto per minuto, sulla situazione Covid-19 e sulle sue ripercussioni per il mondo sportivo e non solo. Lo sport è stato fermato in tutta Europa, con svariati campionati di diverse discipline che negli scorsi giorni sono stati interrotti fino a data da destinarsi. Già rinviati anche Euro 2020 e le Olimpiadi di Tokyo 2020.