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Inchiesta Report, D’Angelo: “Al derby non voglio sentire i bovini cantare”

Redazione Toro News

Il responsabile della sicurezza trova poi il modo di aggirare la sua stessa sicurezza. "Come li portate?" "Con due zaini", dice Bucci. Gli striscioni entrano. Report fa notare che nella sentenza della Corte d'Appello cui fa riferimento Agnelli si sostiene che D'Angelo si sia prestato a favorire le richieste del gruppo ultrà, ma viene fatta presente la non punibilità in sede sportiva in quanto non avente lo status di tesserato. Negli atti c'è anche l'ammissione del reo confesso, immortalato dalle fotografie del sistema di sicurezza bianconero, che avrebbe ammesso di aver nascosto gli striscioni sotto una felpa. Ma gli striscioni non sono stati trovati addosso lui in una perquisizione che lo stesso tifoso avrebbe subito dentro lo stadio, proprio il 23 febbraio 2014.

Report, a tal proposito, pubblica un'intercettazione del 20 febbraio tra D'Angelo e Rocco Dominello, 'ndranghetista infiltrato in curva Sud. "Non mi venire allo stadio a far star zitta la curva al derby - dice il dirigente bianconero - e devo sentire i bovini (i tifosi del Toro, ndr) cantare. Sappi solo che mi stanno sul c... in una maniera!" "Non meritano un c..." dice Dominello, "Fate bene veramente". "Se hai bisogno son qua", conclude D'Angelo. Che il giorno successivo, 21 febbraio, a Bucci dice: "Vabbè, andiamo a dirgli: oh ci ha provato, se lo sono anche inc.. questo. Perchè se mi beccano mi fottono". "Studia, studia, studia", conclude Bucci.