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744 giorni dopo, è di nuovo vetta solitaria

di Alessandro Brunetti 

 

Finalmente possiamo dirlo, il Toro è primo. Da solo. Un primato da condivere con nessuno, una vetta senza coabitazione, né con Padova né con Brescia,...

Redazione Toro News

Finalmente possiamo dirlo, il Toro è primo. Da solo. Un primato da condivere con nessuno, una vetta senza coabitazione, né con Padova né con Brescia, tantomeno con il Sassuolo. Non succedeva da tantissimo tempo, esattamente 744 giorni. Era il 18 settembre 2009, anticipo del venerdì, il Toro vinceva a mani basse a Salerno conquistando la quarta vittoria nelle prime cinque partite. Sembrava l'inizio di una cavalcata vincente, e invece fu soltanto una fragile illusione, che avrebbe portato, appena un paio di mesi più tardi, al siluramento di Colantuono.

Due anni di delusioni dopo, le carte in tavole sembrano cambiate. Non più una squadra spocchiosa come quella del primo Colantuono, circondata da un ambiente anch’esso presuntuoso, che faceva a gara per stabilire con quante giornate d’anticipo il Toro avrebbe vinto il campionato (come dimenticare l’articolo di un quotidiano sportivo torinese che preconizzava il record di punti in serie B dopo tre giornate).

Stavolta i granata tengono i piedi ben saldati a terra. Ad aiutare gli uomini di Ventura a non abbassare la guardia, arriva subito la difficile trasferta di Verona, altro test di maturità per Bianchi e compagni. Maturità già mostrata in tante occasioni quest’anno, non ultima quella di ieri sera, contro il Grosseto. L’ha sottolineato più volte Ventura, elogiando i suoi per l’intelligenza e la pazienza che hanno saputo mettere sul rettangolo di gioco per venire a capo di una partita delicata.

Inutile ripeterlo, fino a pochi mesi fa, queste gare avevano uno sviluppo e un esito totalmente diversi. Alle prime difficoltà il Torino si disuniva, si sbilanciava, venendo punita puntualmente dalla squadre che facevano visita all’Olimpico.Ora il Toro c'è, perchè c'è un gruppo e un grande allenatore, che non ha mai nascosto la volontà di vincere il campionato per costruire qualcosa d'importante anche in serie A. Il campionato è ancora lungo, guai a distrarsi, ma per una volta ci godiamo il meritato primato. Solitario.

(foto di M. Dreosti)