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A Verona con personalità

Il calendario della serie A si fa frenetico e così il Toro si prepara ad affrontare la seconda gara nel giro di quattro giorni. L’avversario odierno ha meno appeal dell’Inter ma rappresenta un test altrettanto...

Federico Floris

"Il calendario della serie A si fa frenetico e così il Toro si prepara ad affrontare la seconda gara nel giro di quattro giorni. L’avversario odierno ha meno appeal dell’Inter ma rappresenta un test altrettanto probante per comprendere meglio le reali potenzialità di questo Toro, apparso sinora convincente con il Lecce, sottotono con la Reggina e sfortunato con i nerazzurri.I granata sono perciò in cerca di continuità, di una linea di condotta stabile e di un’identità che in queste prime tre gare si è vista a sprazzi.Ieri nella conferenza stampa di vigilia Gianni De Biasi ha implicitamente ribadito la volontà di raggiungere tali obiettivi. A ciò bisogna aggiungere l’importanza, assolutamente non secondaria, che rivestono i punti in palio questa sera al Bentegodi.

"Tornare a Torino con un buon risultato darebbe serenità alla classifica in vista della gara con la Lazio di domenica e permetterebbe di conseguenza di continuare a lavorare con la dovuta tranquillità per raggiungere gli standard di rendimento prefissi. Le difficoltà non mancano: il Chievo è una squadra organizzata e la truppa granata si porta dietro un po’ di incognite, soprattutto di natura fisica.Il Toro per la prima (e ci si augura ultima) volta in stagione dovrà fare a meno di Alessandro Rosina, perdendo così l’elemento in organico dotato della maggior fantasia ed imprevedibilità. Anche Corini, il direttore d’orchestra, non è al top mentre bisognerà valutare l’eventualità di un cambio sulle corsie esterne a partita in corso poiché Diana assicura sempre un buon rendimento ma è reduce da una settimana senza allenamenti con il resto della squadra mentre sulla sinistra c’è un Rubin che scalpita alla spalle di Pisano.

"La sfida odierna peserà in modo significativo la forza del gruppo. Nelle situazioni in cui diverse pedine importanti non sono al meglio deve infatti emergere la qualità, la coesione e l’unità d’intenti del collettivo che deve dimostrare di essere più bravo delle avversità.Nello specifico poi la partita contro i gialloblù veronesi diventa un bel banco di prova anche per il progetto tattico di GdB. Il 4-3-3 al quale il tecnico di Sarmede non sembra intenzionato a rinunciare è la dimostrazione che la scelta di puntare su un Toro aggressivo, che provi ad imporre il proprio gioco e le proprie qualità offensive, è il marchio di fabbrica per la stagione in corso.

"Anche la formazione di Iachini utilizza il medesimo sistema di gioco ma le caratteristiche degli interpreti sono differenti: una punta centrale molto veloce (Pellissier) e due ali d’attacco. I granata dovranno perciò curare con molta attenzione le fasce laterali ed al contempo sostenere Bianchi con qualche cross dal fondo, cosa che nelle prime partite è avvenuta raramente. L’attaccante lombardo può e deve continuare a migliorare la propria condizione ed a lavorare con profitto sull’intesa con l’ottimo Amoruso e lo scalpitante Abbruscato.